“Il presidente della Regione non ha perso l’occasione, ancora una volta, per giocare allo scaricabile. Anche per quanto riguarda le Terme di Sciacca – e per l’intero sistema termale siciliano, Acireale inclusa – la sua presa di posizione lascia veramente interdetti”.
Lo ha dichiarato il segretario regionale del PD Sicilia, Anthony Barbagallo, replicando alle dichiarazioni rilasciate da Musumeci riguardo alla “marcia verso Palermo” organizzata per stimolare il rilancio delle Terme di Sciacca.
Musumeci non si può permettere di definire speculazione politica una marcia pacifica e gioiosa, che ha visto uniti associazionismo, studenti, liberi cittadini e professionisti della città e del territorio, insieme nel comune obiettivo di difendere e salvaguardare un patrimonio della città, mortificato dalla mala gestione di questo e di altri governi”.
“Siamo di fronte ad un governo immobile su tutti i fronti – prosegue Barbagallo – , dalla mancata erogazione dei ristori ai fallimenti plurimi nella gestione dell’emergenza covid. Manca la programmazione e una visione strategica complessiva che consenta di sfruttare al meglio i punti di forza per creare benessere e sviluppo. Musumeci questo lo sa e, come da prassi, evidentemente innervosito dal fatto che una comunità si sia ribellata all’immobilismo imperante da tre anni e mezzo sul tema delle terme, reagisce – aggiunge il segretario regionale – con un’intervista che denota scompostezza e assenza di contenuti”.
“Il PD respinge al mittente le offese, ben oltre lo sgarbo istituzionale, rivolte al primo cittadino di Sciacca e al deputato Michele Catanzaro che hanno semplicemente il merito di avere svolto il loro ruolo “istituzionale” a tutela di un territorio troppo spesso trascurato dal dibattito politico.
“Chiederemo che venga subito incardinato in commissione all’ARS il testo sul termalismo. E ci facciamo promotori – ha annunciato – di un evento di rilievo nazionale da svolgersi in Sicilia in cui si avanzeranno proposte e iniziative per privilegiare il sistema delle Terme della Sicilia.
“La smetta il presidente della Regione – dice Simone Di Paola, segretario provinciale del PD di Agrigento – di fare l’amministratore Catania-centrico e cominci a dare risposte chiara e concrete anche al resto della Sicilia che in questi tre anni e mezzo di questo governo ha registrato solo un silenzio assordante. E riguardo alla mala gestio del passato, Musumeci farebbe bene a guardare alla sua destra e alla sua sinistra, scoprirebbe che – conclude – molti dei suoi sostenitori e amici di maggioranza sono stati, in stagioni e con vesti e responsabilità diverse, protagonisti della distruzione del patrimonio termale di Sciacca”.