Il Consiglio di Giustizia Amministrativa dice no ai dirigenti del Comune di Messina e respinge in appello l’istanza avverso alla riduzione dei responsabili di area 23 a 9, dando così ragione al sindaco Cateno De Luca.
“Ci hanno fatto la guerra per aver ridotto il numero dei dirigenti da 23 a 9 ed aver accorpato i 20 dipartimenti in 8 dipartimenti. Abbiamo ottenuto un risparmio di oltre 3 milioni di euro l’anno ed abbiamo riportato i dirigenti comunali nella dimensione di legge. Ora è stato confermato che non comandano loro a Palazzo Zanca, bensì il sindaco e la Giunta comunale, che può stabilire anche di mandarli a casa per manifesta e conclamata incapacità o riottosità/insubordinazione”, afferma De Luca.
“La guerra continuerà perché abbiamo modificato il sistema di retribuzione dei dirigenti comunali – continua il Primo Cittadino. Non costeranno più a fondo perduto, ovvero circa 150 mila euro l’anno cadauno ma appena la metà. Il resto se lo dovranno guadagnare con i risultati”.
“Faccio i complimenti al segretario/dirigente generale, Rossana Carrubba – conclude il sindaco peloritano – la quale è stata vessata dalla maggior parte dei dirigenti comunali per la correttezza degli atti amministrativi asseverati oggi anche dal Consiglio di Giustizia Amministrativa. Un messaggio per tali dirigenti: pensate a lavorare e studiare piuttosto che fare gli asini volanti”, aggiunge De Luca.
Poi il monito finale di De Luca: “A Palazzo Zanca non comandano loro ma il sindaco e la Giunta, ora lo ripeto ancora una volta a chi non l’avesse compreso che intanto risparmieremo oltre 3 milioni di euro”.