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Il Palermo vince 2-0 contro l’FC Messina, mantenendo così cinque punti di vantaggio sul Savoia.
Nel primo tempo la formazione di Pergolizzi è assente ingiustificata fino alla mezzora, poi trova il gol con Sforzini. Il “tagliagole” è bravo a spedire il pallone in rete, ma l’azione è inficiata da un dubbia carica subita dal portiere Marone.
Nella ripresa è sempre il Messina che fa la gara, ma i rosanero chiudono tutti gli spazi. Poi, nel finale, è sempre il bomber con la maglia numero 32 a chiudere l’incontro, servito al bacio da Ficarrotta.
Da segnalare che si sono registrate code agli ingressi di Curva Nord durante il prefiltraggio ai tornelli dello stadio. Il motivo è da rintracciare nei controlli effettuati da parte del personale di sicurezza presente allo stadio. Procedure che hanno rallentato l’afflusso delle persone accorse nell’impianto del Renzo Barbera.
IL MATCH
Pergolizzi torna al modulo ad albero di Natale, come annunciato alla vigilia. Si rivede in campo Andrea Accardi, con capitan Crivello spostato a destra. In avanti il tridente che ha battuto il Marina di Ragusa, con Felici e Floriano a sostegno di Sforzini.
Splende il sole sul capoluogo siciliano, con una temperatura intorno ai diciotto gradi. Nonostante il clima primaverile, poco afflusso di spettatori in questa prima partita di febbraio. Circa 17.000 i tifosi presenti, con un centinaio di tifosi giallorossi provenienti da Messina.
Arbitra il signor Dario Di Francesco della sezione di Ostia Lido, assistenti Andrea Zezza e Massimiliano Starniti.
PALERMO (4-3-2-1): 1 Pelagotti, 4 Accardi, 19 Lancini, 54 Peretti, 24 Crivello (Cap.), 8 Martin, 33 Langella, 73 Kraja, 25 Floriano, 75 Felici, 32 Sforzini
A disposizione: 22 Fallani, 5 Ambro, 10 Rizzo Pinna, 14 Ficarrotta, 15 Marong, 26 Mauri, 30 Silipo, 42 Cangemi, 72 Florio
Allenatore: Rosario Pergolizzi.
FC MESSINA: 12 Marone, 4 Giuffrida (Cap.), 5 Marchetti, 8 Fissore, 13 Marchetti, 20 Casella, 21 Brunetti, 24 Correnti, 87 Coria, 93 Bevis, 96 Dambros
A disposizione: 1 Aiello, 2 Aprile, 32 Geran, 11 Falco, 89 Fernandez, 17 Quitadamo, 34 Miele, 7 Carbonaro, 27 Santapaola
Allenatore: Cesar Grabinski
IL MESSINA SFIORA IL VANTAGGIO
Parte meglio il Palermo. Al 4′ bell’incursione di Floriano che penetra in area e mette un pallone pericoloso per Sforzini, ma l’attaccante rosanero non ci arriva.
Poi i peloritani ribaltano completamente l’inerzia della partita. Al 10′ Dambros si inserisce bene in area e tenta l’assist per Coria, ma è bravo Lancini in chiusura a mettere in angolo. Sugli sviluppi del corner, occasione clamorosa per Fissore, da solo in area piccola, ma la sua girata di testa non trova la porta. Al 16′ l’Fc Messina va ancora vicino al gol. Bell’inserimento di Coria, che fa impazzire i centrali rosanero. La palla finisce a Dambros che, sul più bello, viene contrato da una difensore palermitano.
A metà primo tempo sono ancora i giallorossi (oggi in maglia azzurra) a rendersi pericolosi. Bella percussione di Bevis per Dambros, che è bravo a girarsi e a calciare di destro, Pelagotti costretto a rifugiarsi in angolo. Le azioni del Palermo si sviluppano solo a sinistra, cercando di propiziare qualche azione offensiva ricorrendo alla qualità tecnica di Floriano. Al 27′ è Alessandro Marchetti a provarci con un destro in corsa dai 25 metri, para facile Pelagotti.
A SBLOCCARE LA PARTITA CI PENSA SFORZINI
Intorno alla mezzora, Dambros rimane a terra per un intervento di Lancini. Il centrale invita i compagni a continuare, ma Peretti mette la palla fuori, facendo infuriare il compagno di squadra. Al 33′ primo giallo della partita per Brunetti, che stende Floriano a centrocampo.
Al 35′ il Palermo passa in vantaggio. Cross di Martin, Sforzini combatte in area con il portiere Marone, ma l’arbitro non ritiene l’azione fallosa. Floriano rimette in mezzo ed è proprio il numero 32 a ribattere in rete. Al Barbera si sblocca il risultato, 1-0 per i rosanero.
Il Messina non demorde e continua a crederci, mantenendo il pallino del gioco. Le due squadre vanno al riposo sul 1-0 in favore del Palermo, con l’arbitro accerchiato un pò da tutti gli elementi di entrambe le squadre, insoddisfatti delle conduzione di gara.
LA RIPRESA
Cambio immediato nel Fc Messina, fuori Fissore e dentro Carbonaro. L’intento dei peloritani appare chiaro, ovvero sbilancarsi in avanti in cerca del pareggio. Al terzo della ripresa giallo per Kraja per un fallo su Carbonaro in proiezione offensiva. Al 55′ Pergolizzi ricorre a due cambi, fuori Felici e Kraja, dentro Silipo e Ambro.
Il Palermo continua a soffrire la supremazia territoriale dei peloritani, con Bevis e Carbonaro che mettono scompiglio sulla trequarti. Al 62′ occasione per Silipo, servito bene da Langella, ma si fa anticipare all’ultimo istante da Marchetti. Al 67′ secondo cambio nel Messina, fuori Dambros e dentro Quitadamo. I rosanero sono bravi a gestire un incontro che comune rimane aperto, con i peloritani che tentano scorribande offensive, senza che però sortano effetto.
Al 72′, dopo l’ennesimo fallo guadagnato, esce dal campo Roberto Floriano, dentro Luca Ficarrotta. Un minuto dopo chance per Sforzini, la cui girata è troppo centrale e permette l’intervento a Marone. Al 74′ giallo per Accardi, che stende Carbonaro al limite dell’area. Sul punto della battuta si presenta Marchetti, ma la sfera non scende e termina alta sulla traversa.
IL TAGLIAGOLE CHIUDE LA GARA
A nove minuti dalla fine giallo anche per Sforzini, per un fallo tattico su Marchetti a centrocampo. Al 84′ Bevis scatta sulla sinistra e prova a servire Carbonaro in area, ma è bravo Lancini a chiudere. Nel Messina fuori Casella e dentro Miele. A cinque minuti dalla fine infortunio per Crivello, sostituito da Mauri. Cambio anche nel Messina, fuori Marchetti e dentro Geran.
Ad un minuto dalla fine il Palermo riesce finalmente a chiudere la partita. Ficarrotta recupera un pallone di mestiere a centrocampo, il risultato è un contropiede due contro uno. Il palermitano serve in area Sforzini che, da solo, batte Marone per la seconda vota. Palermo-Fc Messina 2-0.
Nel recupero si accendono gli animi. Ficarrotta prima ha un battibecco molto acceso con Giuffrida, poi Marchetti stende Sforzini sulla trequarti e si prende il giallo. Il numero 14 del Palermo si prende l’ultimo giallo di una partita che, dopo cinque minuti di recupero, finisce. Nell’immediato post partita i giallorossi protestano vivacemente contro l’arbitro, per una conduzione di gara che non è sembrata proprio ottimale.
LE PAGELLE
Pelagotti 6,5: Bravo a neutralizzare le conclusioni di Dambros.
Accardi 6: Buona prestazione al rientro in campo, chiude bene gli spazi.
Peretti 6: La sua prestazione è un misto di intelligenza e prestanza tattica.
Lancini 5,5: Troppo nervoso, si arrabbia anche con i compagni e si dimostra poco lucido in alcuni interventi.
Crivello 5,5: Non è più abituato a fare il terzino e si vede. Spinge poco ma garantisce però copertura difensiva ai compagni di squadra.
Martin 5: Un fantasma, praticamente non tocca palla se non il calcio piazzato con cui il Palermo passa in vantaggio. Il fantasma di se stesso.
Langella 5,5: Partita insufficiente la sua. Tanti palloni persi a centrocampo che hanno aperto le porte ai contropiedi del Messina.
Kraja 5,5: Anche lui sotto la sufficiente, praticamente mai in partita.
Felici 5,5: Sottotono. Cerca un rigore al 15′ ma non lo trova, poi sparisce.
Floriano 7: Il migliore dei suoi. Mette tutta la sua tecnica ed esperienza in campo, provocando scompiglio nella difesa avversaria.
Sforzini 7,5: Quel che conta nel calcio è segnare e lui lo fa dannatamente bene. Il mestiere fa parte del gioco e lui ne ha da vendere.
Ficarrotta 6,5: Entra bene in partita l’esterno palermitano. Fondamentale nell’azione del 2-0, con un assist al bacio per il compagno di reparto Sforzini.
Ambro 5,5: Ha 35 minuti a disposizione, ma li sfrutta non proprio bene. Impreciso in tante azioni di ripartenza.
Silipo 6: Bravo a proporsi in profondità e a dare assistenza al reparto offensivo.
Mauri s.v.
Pergolizzi 5: Gioco assente anche oggi. Il Messina ha fatto la partita ed ha sfiorato il gol in più occasioni, senza che il tecnico rosanero corresse ai ripari. Nella ripresa, i suoi cambi sono pensati nell’ottica di una staffetta per mantenere lo stesso scacchiere tattico, al di là di quello che si vede sul campo. La cifra tecnica e l’esperienza dei suoi giocatori lo salvano anche oggi, ma è evidente che, di fronte ad una squadra di categoria, il tecnico rosanero sia andato ancora una volta in difficoltà.