Archiviata la procedura di infrazione Eu Pilot dopo la realizzazione e il completamento della rete regionale di monitoraggio della qualità dell’aria a cura dell’Arpa Sicilia attiva dallo scorso luglio. «Grazie al grande lavoro del dipartimento regionale dell’Ambiente e di Arpa Sicilia è stato conseguito un grande obiettivo, che pone la Sicilia al riparo rispetto ad una pesante procedura di infrazione intrapresa dall’Unione Europea nel 2014 ». Lo dice l’assessore regionale per l’Ambiente, Toto Cordaro, in riferimento alla decisione dei servizi competenti della Commissione europea di archiviare il caso EU Pilot 6898/14/ENVI.
«L’archiviazione della procedura arriva, infatti, dopo la realizzazione e il completamento della rete regionale di monitoraggio della qualità dell’aria operativa dal 15 luglio 2021 grazie all’impegno dell’Agenzia Arpa, e malgrado le innumerevoli difficoltà, – continua Cordaro – una rete che prevede 56 stazioni di rilevamento distribuite su tutto il territorio regionale in grado di fornire un’informazione completa e dettagliata sui livelli di inquinamento».
«La Regione Siciliana ha adottato per la prima volta il Piano regionale per la qualità dell’aria deliberato dalla giunta Musumeci a luglio 2018, gettando le basi di un percorso che ha visto tanti interventi e investimenti in materia di pianificazione e sostenibilità che testimoniano, come la concreta e moderna tutela dell’ambiente in Sicilia, sia priorità per il governo Musumeci», aggiunge Cordaro. «Grazie alla realizzazione della rete di monitoraggio e a controlli più efficienti, la Sicilia raggiunge un’ulteriore traguardo, facendo un balzo in avanti sul tema di tutela qualità dell’aria e superando definitivamente la procedura EU Pilot, oltre che mettendo fine alla gestione frammentata tra i vari enti locali delle stazioni già esistenti, oggi revisionate e gestite da Arpa Sicilia, secondo le procedure operative di assicurazione e controllo qualità previste dalla normativa nazionale».
EU Pilot 6898/14/ENVI è stato archiviato sulla base delle informazioni ricevute dalla Regione sui ritardi accumulati, anche a causa della pandemia da Covid-19, nella realizzazione della rete di monitoraggio di qualità dell’aria. L’Arpa ha evidenziato che il numero di stazioni già operative a gennaio 2021, appartenenti al Programma di valutazione, era maggiore rispetto al numero minimo di punti fissi. Per completare il numero minimo di analizzatori, Arpa Sicilia ha utilizzato anche i laboratori mobili come stazioni fisse; scelta questa che ha consentito di garantire il numero mimino di punti di misura, discendenti dalla nuova classificazione (DDG 1329 del 17/12/2020), mettendo al riparo la Regione Siciliana dalle potenziali conseguenze della procedura di infrazione.
cv