Il governo Musumeci apre le porte ai turisti in Sicilia ma è sempre presente in modo inesorabile il problema del caro voli per l’isola. Il covid-19 ha di fatto svuotato aeroporti e azzerato i voli di linea. Numerose sono state le tratte cancellate a causa del coronavirus. Ma con le nuove disposizioni che allentano le maglie della quarantena e delle restrizioni territoriali, per chi vuole tornare a casa o per chi vuole trascorrere un weekend nella nostra Isola si presenta questo grosso problema economico.
La soluzione è a portata di mano per i biglietti con partenza dopo due tre mesi dall’acquisto. Nulla ancora per i ticket acquistabili senza una prenotazione con lungo anticipo.
Il viceministro alle Infrastrutture Giancarlo Cancelleri prima dell’emergenza Covid-19 aveva promesso “Prima dell’estate saremo pronti per la prima tariffa sociale”. “Sono 25 milioni di euro per il 2020 per quattro categorie sociali particolarmente svantaggiate: studenti fuori sede, lavoratori fuori sede, i disabili gravi e gravissimi e – affermava Cancelleri ai giornalisti mesi fa – tutte quelle persone che si vanno a curare fuori perché qui non trovano lo stesso standard di prestazioni. A loro lo Stato vuole stare vicino e vuole in qualche modo far capire che la Sicilia non è più una terra di isolati ma di isolani. Per quanto riguarda le modalità stiamo pensando a una pagina dedicata sul portale dell’Enac dove il cittadino che appartiene ad una di quelle categorie lo deve dimostrare, per cui caricherà i documenti necessari, e a quel punto, verrà registrato e riconosciuto e gli sarà fornito un codice di sconto“. Parole pronunciate mesi fa, prima della pandemia che ha bloccato tutto. Così il progetto si è bloccato e oggi la ‘continuità territoriale’ sembra un miraggio per migliaia di ragazzi e lavoratori che voglio tornare in Sicilia per il periodo estivo.
Se l’è cavata meglio chi, per lungimiranza o per fortuna, si è trovato a possedere un biglietto aereo prima del lockdown o ad averlo acquistato in momenti di incertezza, mentre, per chi si è trovato a prenotare nei giorni scorsi o lo sta facendo adesso, il dover sborsare centinaia di euro a tratta è una triste certezza.
Ma il viceministro non ha dimenticato il progetto ed afferma a ilSicilia.it :“In merito al progetto ci stiamo ancora lavorando. Sino a ieri (3 giugno, data di riapertura della Sicilia, ndr) non viaggiava nessuno”.