La rielezione di Sergio Mattarella viene salutata con gioia a Palermo, la città del presidente. Tantissimi palermitani hanno continuato infatti in questi giorni a fare il tifo per il capo dello Stato.
A cominciare dal sindaco Leoluca Orlando, che subito dopo l’esito della votazione ha inviato un messaggio di felicitazioni al presidente “a nome di tutta la città” al capo dello Stato. Del resto nonostante gli scatoloni, il trasloco dei mobili dalla sua casa palermitana a quella presa in affitto a Roma e le dichiarazioni, i palermitani non hanno mai smesso di sperare nella riconferma. I familiari del presidente rimasti a Palermo hanno seguito il voto in Parlamento davanti alla televisione.
Nessun commento se non “prendere atto dell’ulteriore sforzo che il Presidente dovrà sostenere con spirito di servizio nell’interesse del paese”, fanno sapere in modo impersonale aggiungendo: “E’ di nuovo tempo di impegno e di responsabilità“. In tanti sperano di rivedere il presidente in città. Ne è certo il portiere dello stabile di via Libertà dove vive Sergio Mattarella quando trascorre qualche giorno a Palermo.
“Cordiale ed estremamente gentile, con lui è sempre piacevole scambiare due parole – dice – anche solo per il tempo dell’attesa dell’ascensore”. Anche i condomini sono felici per la riconferma. La buona pasticceria palermitana seguirà Mattarella anche a Roma. Per festeggiare la rielezione gli verrà recapitata una torta Savoia o una cassata. A mandargliela, Vincenzo Damiano della pasticceria San Michele, un bar a due passi da casa di fronte la chiesa omonima. “Abbiamo tifato per lui fin dall’inizio – dice il figlio del titolare della pasticceria, Massimiliano – una persona esageratamente gentile, unica, modesta, elegante e perbene. E nel tempo ha mantenuto il suo stile”.
Felice per la rielezione di Mattarella anche don Alerio Montalbano, parroco della chiesa di San Michele, dove il capo dello Stato assiste alla messa domenicale quando si trova a Palermo. “Un uomo di fede – sottolinea il parroco – che partecipa alle celebrazioni in maniera riservata. La scorta lo accompagna ma nessuno se ne accorge. Siede con discrezione, in mezzo agli altri fedeli, raccogliendosi in preghiera”.