“Siamo esterrefatti dalla notizia appena appresa di un incontro che si è svolto oggi sulla Palemro-Agrigento, che ha coinvolto i sindaci del comprensorio, gli assessori Falcone e Cordaro, di Infrastrutture e Territorio ambiente. Da mesi chiediamo un confronto con le istituzioni per avere chiarimenti rispetto alle decisioni che interessano l’opera della Palermo-Agrigento – dichiarano i segretari generali di Fillea Cgil Palermo, Filca Cisl Palermo Trapani e Feneal Uil Tirrenica Messina Palermo Piero Ceraulo, Francesco Danese e Pasquale De Vardo -. Non coinvolgendo le organizzazioni sindacali non si è tenuto conto delle ricadute eventuali occupazionali e sull’opera causate da una eventuale rescissione in danno del contratto d’appalto intimata dal governo regionale. Piuttosto che chiedere la rescissione in danno, la Regione deve chiedere ad Anas di velocizzare l’approvazione della variante progettuale che, come più volte precisato, libererebbe delle risorse e darebbe un’iniezione di liquidità al cantiere. Questo metterebbe sia la Bolognetta scarl che le ditte affidatarie in un percorso più veloce nella realizzazione delle opere”.
Fillea, Filca e Feneal, a questo punto, chiedono un incontro con tutti i soggetti. “Oltre ai cittadini del territorio – aggiungono Ceraulo , danese e De Vardo – i lavoratori del cantiere sono quelli che da tre anni soffrono di più perchè una sessantina di operai si trova ancora in cassa integrazione e non sono stati ancora oggi rioccupati nell’opera”.