Il Senato manda a processo Matteo Salvini, per la seconda volta in pochi mesi. Dopo la vicenda Gregoretti, la maggioranza di Palazzo Madama approva compatta – 149 si’ e 141 contrari – favorevole anche Italia Viva, l’autorizzazione a procedere ai danni dell’ex ministro dell’Interno per il caso Open Arms. Salvini viene a sapere dell’esito del voto, mentre si trova in macchina, verso Milano Marittima, lo stesso luogo, il celebre Papeete, dove proprio l’anno scorso stacco’ la spina al governo di cui era vicepresidente del Consiglio e ministro dell’Interno.
Un segnale dal forte significato simbolico per dire che la Lega riparte da se stessa, dalla propria “comunita’”, consapevole di “stare nel giusto”. “Contro di me – commenta a caldo Salvini – festeggiano i Palamara, i vigliacchi, gli scafisti e chi ha preferito la poltrona alla dignita’. Sono orgoglioso di aver difeso l’Italia: lo rifarei e lo rifaro'”. Quindi ripete le parole già usate in aula: “Vado avanti, a testa alta e con la coscienza pulita, guarderò tranquillo i miei figli negli occhi perche’ ho fatto il mio dovere con determinazione e buonsenso”. “Chi mi manda a processo – e’ il passaggio con cui ha chiuso il suo intervento – mi fa un regalo. Ci vado a testa alta convinto che il tempo è galantuomo”.
Sulla vicenda è intervenuto il Presidente della Regione siciliana Nello Musumeci: “Nel giorno in cui sbarcano a flusso continuo migranti in Sicilia, con rischio loro e nostro a causa dell’epidemia, il Senato vota a favore del processo per Matteo Salvini. E’ un controsenso politico che tutto il Centrodestra denuncia, manifestando vicinanza al segretario della Lega – ha detto Musumeci – Si e’ persa – ha aggiunto – una preziosa occasione per manifestare il primato della politica nelle scelte di Governo del fenomeno migratorio. Al senatore Salvini manifesto la mia personale solidarieta’ e l’augurio convinto che possa trovare presto giustizia“.