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Grande successo tra il pubblico del web ha destato ieri sera il dialogo in parole e musica messo in scena da Vinicio Capossela con il Trionfo della Morte, il grandioso affresco medievale esposto a Palazzo Abatellis. Le parole e le sonorità dell’artista – rese ancora più “sacre” dall’assenza di pubblico presente – si sono confrontate e riflesse nelle immagini silenziose dell’opera d’arte del XV secolo, creando un contrappunto ammaliante.
Lo spettacolo – che è stato promosso dall’Assessorato regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana grazie alla Direttrice della Galleria regionale di Palazzo Abatellis, Evelina De Castro, fortemente voluto dall’assessore Alberto Samonà, e ideato organizzato e prodotto dalla Terzo Millennio Srl di Andrea Peria – si è svolto proprio a Palazzo Abatellis, a porte chiuse a causa delle limitazioni dovute al Covid, ed è stato trasmesso in diretta streaming sulle pagine dello stesso Museo, di Vinicio Capossela, di “Terzo Millennio” e del Corriere della Sera.
L’assessore Samonà
“Con la forza della diretta che si è rivolta a un pubblico eterogeneo e numeroso, abbiamo voluto lanciare attraverso il web il messaggio della cultura che non si ferma, ma si fa testimone del suo tempo, trasformando le limitazioni in occasioni per esperienze nuove che potenziano la carica emozionale dell’arte. Lo spettacolo di Capossela che si è svolto all’ombra del “Trionfo della morte” – sottolinea l’Assessore dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, Alberto Samonà – ha dimostrato ancora una volta che la bellezza non conosce barriere e limiti; che l’arte e la cultura continuano a parlarci consentendo di riuscire a guardare oltre, anche quando le porte della speranza sembrano chiuse, e preparare la rinascita. Ed è stato anche un gesto di vicinanza ai lavoratori dello spettacolo, colpiti in queste settimane dalle chiusure stabilite dagli ultimi provvedimenti anticovid. Gli oltre 50 mila spettatori che, solo nella prima serata, hanno assistito alla diretta streaming, confermano che l’arte e la cultura rappresentano, oggi più che mai, il farmaco interiore capace di debellare i virus che attaccano l’anima. I musei, le biblioteche, i siti archeologici, le pinacoteche, sono luoghi sicuri in cui trovare ristoro e forza per affrontare le avversità della vita”.