E’ guerra aperta tra il sindaco di Messina, Cateno De Luca e il direttore generale dell’Azienda Sanitaria di Messina, Paolo La Paglia.
Al centro dello scontro la situazione della gestione dell‘emergenza Covid nella Città dello Stretto ed in particolare la problematica dei rifiuti delle persone positive al virus. Il primo cittadino ha chiesto al governo regionale di sollevare dall’incarico il manager dell’Asp 5 e quest’ultimo ha deciso di replicare riservandosi di agire per le vie legali a seguito dell’attacco sferrato nei suoi confronti da De Luca.
De Luca non arretra e prosegue la sua protesta che intende sollecitare al governo Musumeci la rimozione del manager. “Il direttore dell’Asp di Messina, invece di preoccuparsi delle varie competenze e delle mie parole, dovrebbe agire concretamente e mandare qualcuno a raccogliere i rifiuti Covid nelle case delle famiglie dove ci sono persone positive che sono disperate. Il manager non ha agito nei confronti della ditta competente cercando di capire perché ancora non si era recata nelle abitazioni di queste persone e non aveva mandato alla ditta l’elenco delle case in cui sarebbero dovuti andare”, ha detto De Luca durante una diretta Facebook, durante la quale si è vestito con una tuta protettiva ed è andato dietro la porta di un’abitazione dove c’era una positiva al Covid lasciando dei contenitori dei rifiuti speciali visto che l’Asp non era intervenuta.
“Mi auguro che l’assessore alla salute Ruggero Razza si precipiti a Messina – ha aggiunto De Luca – per chiarire questa situazione altrimenti saranno conniventi all’Asp per questa situazione. Oggi ho deciso di far prendere io rifiuti con questa azione dimostrativa. Questa non è competenza del Comune ma dell’Asp”.
“Mercoledì scorso – ha detto La Paglia –, mentre ero in riunione in assessorato insieme ai direttori generali della Asp metropolitane di Catania e Palermo, ho appreso del comunicato e del video del sindaco di Messina. Amareggiato mi astengo dal commentare a caldo il linguaggio e le “circonlocuzioni” usate nei miei confronti, che grande turbamento e preoccupazione hanno prodotto ai miei familiari, riservandomi ogni successiva determinazione in merito. Ritengo singolare la coincidenza tra le “attenzioni mediatiche” che ha ricevuto la mia persona negli ultimi quindici giorni e la mancata mia firma di una proposta di delibera urgente che impegnava l’ASP di Messina in un contratto settennale con un impegno di spesa di oltre dieci milioni di euro”.
“Ho immediatamente chiesto all’assessore Razza, alle cui determinazioni mi rimetto con grande serenità, la nomina di una commissione regionale di verifica per accertare gli accadimenti relativi alla gestione dell’emergenza Covid 19 presso l’ASP di Messina. In data 10 dicembre, a seguito di notifica della deliberazione di Giunta di Governo Regionale n.553/2020, avevo anche inoltrato allo stesso Assessore richiesta di nomina di un Commissario Emergenza Covid 19 per l’area metropolitana di Messina, in analogia a quanto già avvenuto in precedenza per i comprensori metropolitani di Palermo e Catania”, conclude.