Nonostante l’avvenuta ammissione alla conferenza dei servizi, il Comune di Giardini non desiste dalla volontà di opporsi all’iter in corso per il progetto del raddoppio ferroviario Giampilieri-Fiumefreddo. La Giunta del sindaco Nello Lo Turco, a seguito di valutazioni effettuate di concerto con il legale incaricato per questa vicenda, l’avvocato Antonio Catalioto, ha deciso infatti di procedere comunque alla presentazione del ricorso al Tar del Lazio avverso proprio all’iter della conferenza dei servizi dalla quale la seconda stazione turistica siciliana era rimasta esclusa.
Come si ricorderà, Giardini era stata considerata ente locale non rientrante tra i Comuni chiamati a pronunciarsi sul progetto, poiché nel cui proprio territorio non sono previsti interventi per la nuova linea ferroviaria, e solo in extremis ci fu l’invito a partecipare alla riunione dello scorso 29 novembre a Roma ma da comune “uditore”.
Poi alla fine del 2018 era arrivata una nota di Rfi che, dando un segnale distensivo comunicava l’ammissione dell’ente naxiota all’iter della conferenza che dovrebbe concludersi a marzo. Un incontro tra le parti si era quindi svolto a Palazzo dei Naxioti, tra i vertici territoriali di Rfi e il presidente del Consiglio comunale, Danilo Bevacqua. Ma, come detto, Giardini vuole andare avanti con il ricorso che, stando a quanto deciso dall’Amministrazione, verrà comunque depositato al Tar del Lazio, con istanza di sospensiva, “contro il progetto approvato e su tutti gli atti propedeutici e conseguenziali, compresa la mancata convocazione alla conferenza dei servizi del Comune di Giardini”.
Proprio in queste ore gli uffici della presidenza del Consiglio comunale hanno trasmesso l’apposito atto di indirizzo che era stato votato all’unanimità il 27 dicembre scorso dal Civico consesso naxiota con il quale si chiede ad Rfi di apportare una serie di modifiche all’impianto operativo del progetto. Giardini chiede, nel dettaglio: “La denominazione della nuova stazione di Taormina in : Taormina – Giardini Naxos, ovvero in subordine, denominazione della nuova stazione di Alcantara, già denominata “Alcantara Giardini”, in “Giardini Naxos – Alcantara”; 2) inoltre che la nuova stazione di Alcantara preveda la fermata di tutti i treni passeggeri compresi quelli a lunga percorrenza, veloci (Tratte nazionali); 3) la fermata anche per i treni che collegano il comprensorio Taorminese con l’aeroporto di Catania Fontanarossa “V. Bellini”.
Sono state anche chieste diverse altre modifiche: “la predisposizione di un ascensore di interscambio per un futuro collegamento con l’esistente tratta Alcantara – Randazzo; la valutazione in fase di nuova progettazione di una interconnessione con la linea Alcantara-Randazzo; la realizzazione di un collegamento veloce viario fra la prevista “Giardini – Alcantara” e l’esistente stazione “Alcantara” o altra zona da individuare meglio quale ad esempio lo svincolo autostradale, per una distanza di circa 3 km, tramite o una nuova bretella stradale che bypass il centro abitato di Trappitello evitando inutili congestionamenti al già rilevante traffico lungo la SS 185, o sfruttando l’attuale tracciato ferroviario dell’Alcantara – Randazzo”. Ed ancora si chiede che “all’attuale stazione “Taormina – Giardini” vengano attestati i treni di collegamento fra l’intero comprensorio da e per l’aeroporto di Catania”.