“Europa, Sovranità Costituzionale e Mezzogiorno”, questo il tema dell’evento in programma il 4 marzo – a partire dalle 17,00 – presso la Sala Mattarella (Sala Gialla) dell’Assemblea Regionale Siciliana, relatori l’on. Stefano Fassina, fondatore di “Patria e Costituzione”, Sergio Tancredi, deputato del Movimento 5 Stelle e Cesare Garofalo docente dell’Università di Catania.
Organizzato dalle Associazioni “Patria e Costituzione” e “Laburisti per il Sud”, l’evento sarà introdotto da Tommaso Lima e Federica Aluzzo (già Consigliera comunale di Palermo) componenti di “Patria e Costituzione” e Antonio Dolce portavoce di “Laburisti per il Sud”.
Lanciato a livello nazionale dalle Associazioni “Patria e Costituzione” e “Senso Comune e Rinascita”, l’incontro palermitano si configura come occasione territoriale per approfondire le tematiche del “Manifesto per la Sovranità Costituzionale”, che in Sicilia ha già ottenuto l’attenzione di libere associazioni e cittadini provenienti da diverse estrazioni culturali e politiche, tra cui i “Laburisti per il Sud”, “Socialismo Mediterraneo” di Catania e lo storico “Circolo Mondoperaio” di Enna.
Un’ulteriore tappa verso la riunificazione della composita galassia siciliana socialista, in fase d’elaborazione di un’iniziativa politica chiaramente collocata sul versante della sinistra alternativa al Partito Democratico.
L’iniziativa, del tutto scevra da preclusioni ideologiche e politiche, è aperta a tutti coloro che non si riconoscono nelle politiche delle forze attualmente presenti in Parlamento, quindi assolutamente slegata dalla contingenza elettorale, ma legata ad una visione ed un progetto politico con caratteristiche di novità e originalità. In un momento in cui la crisi causata dalla globalizzazione ha portato alla creazione di due blocchi di pensiero – quello del nazionalismo con tendenze xenofobe e razziste da un lato e quello dell’illusione degli “Stati Uniti d’Europa”, che alimenta il neoliberismo e lo svuotamento della democrazia dall’altro – il “Manifesto” scende in campo per proporre una terza possibilità, quella di ritornare alla “Sovranità Costituzionale” e all’interesse nazionale.
Una condizione “nuova” in cui sia lo Stato a proteggere i cittadini rispetto alla globalizzazione, garantisca il lavoro, i diritti fondamentali e la Democrazia, mirando a formare nello stesso tempo un’Europa che sia una confederazione di democrazie nazionali sovrane, in cui ogni Stato, quindi, pur mantenendo la propria sovranità, collabori con gli altri per il conseguimento di obiettivi comuni: la Pace, la riconversione ecologica dell’economia e lo sviluppo. Lo Stato, difensore dell’Unità nazionale, dovrà quindi porsi – ed è questo uno degli obiettivi primari del progetto – come primo soggetto in grado di stimolare e sostenere lo sviluppo del Mezzogiorno e della Sicilia, opponendosi al regionalismo governativo, ponendo anche al centro della propria azione le scottanti tematiche della regolazione delle migrazioni per combattere la xenofobia ed affrontando decisamente gli imprescindibili temi ecologici, perché “il socialismo del XXI secolo non può essere disgiunto dalla vocazione ecologista”.
La costruzione dei partiti come forme realmente democratiche sarà la garanzia affinché le questioni testé accennate trovino finalmente piena realizzazione.