Il Tribunale di Trapani ha condannato a un anno di reclusione l’ex senatore Nino Papania, accusato di corruzione elettorale per le elezioni amministrative ad Alcamo del 2012 per aver offerto “voti in cambio di denaro e posti di lavoro“.
Assieme a lui sono state condannate a otto mesi di reclusione altre quattro persone: Leonardo Vicari, Giovanni Renda, Leonardo De Blasi e Giuseppe De Blasi, rispettivamente padre e figlio. Anche loro sono stati riconosciuti come responsabili della compravendita di voti.
La sentenza è stata emessa dal giudice Franco Messina al termine di un processo durato cinque anni, che riguardava la fase del ballottaggio. Il giudice inoltre ha assolto “per insufficienza di prove” l’ex senatore Papania dall’accusa di aver offerto derrate alimentari in cambio del voto. Papania già nel 2016 è stato condannato per “concorso in voto di scambio” in relazione al primo turno elettorale delle amministrative ad Alcamo del 2012.