“Il calcio appartiene alla gente”. Questa è la frase che campeggia sulle magliette e sulle felpe dei tifosi del Palermo Calcio Popolare o, come amano chiamarlo i fan, del “Genio”. La società è stata fondata nella stagione 2016-2017 attraverso l’autofinanziamento della società da parte dei tifosi, i quali immettono una quota simbolica annuale al fine di sostenere i costi di gestione.
Oggi, la formazione rosa-nero-verde milita in prima categoria, viene da due promozioni di fila ed attualmente è seconda in classifica, pronta a lanciarsi nei play-off promozione. Alla base del progetto sportivo del Palermo Calcio Popolare vi sono i tifosi, i loro valori e la loro propensione ad un idea di calcio d’altri tempi, figlia di una passione che va oltre il business e la mera prospettiva di profitto.
Nella giornata di ieri, la formazione di mister Troia affrontava il Città di Carini, conscia della sconfitta della capolista Sciacca, in quel di Marzamemi, e con la concreta possibilità di riavvicinarsi in classifica. La tribuna dello stadio di Carini era piena in ogni ordine di posto, con grande presenza ospite. La squadra palermitana parte però a rallentatore, anche a causa della poca familiarità con il manto sintetico dello Stadio Pasqualino. La formazione di casa va difatti vicina al vantaggio in ben cinque occasioni nei primi quindici minuti e solo i riflessi del portiere Gambino salvano il Genio dal capitolare.
Il vantaggio casalingo non tarda però ad arrivare: percussione dalla destra di Gallina ed atterramento in area ad opera del terzino sinistro del calcio popolare, l’arbitro non ha dubbi, è rigore. Sul dischetto si presenta lo stesso Gallina, che spiazza il portiere e porta in vantaggio il Città di Carini al 17’. Gli ospiti però non si demoralizzano e trovano immediatamente il pareggio. Su una punizione dalla distanza, il portiere del Carini non trattiene e consente a Rizzo di ribattere in rete per l’1-1.
La partita è molto aperta e piena di capovolgimenti di fronte. Su uno di questi, il Carini guadagna una punizione dai 30 metri. Sul pallone si presenta di nuovo Gallina, che scaglia un esterno destro da 30 metri che bacia il palo interno e si insacca per il nuovo vantaggio del Città di Carini. La partita si scalda, in tutti i sensi, allo scadere del primo tempo prima con il pareggio di Trapani, lesto a ribattere in rete una corta respinta del portiere avversario, e poi con una rissa che coinvolge entrambe le panchine e che porta a due espulsioni dei membri delle rispettive panchine. Il primo tempo si chiude quindi sul 2-2.
Nella ripresa il Genio va più volte vicino al vantaggio ma non riesce a trovare il gol, anche se la formazione di mister Troia rimane in inferiorità numerica nei minuti finali a causa dell’espulsione di Trapani. Sul campo finisce in parità ma a vincere, sugli spalti, sono i tifosi del Genio, i quali hanno incitato per novanta minuti i propri beniamini con cori, tamburi e torce a fare da coreografia. Il Calcio Popolare rimane secondo in classifica, guadagnando un punto sulla capolista Sciacca e portandosi a meno nove dalla vetta. Ma ciò che deve dare orgoglio alla formazione palermitana è sicuramente il suo pubblico, cuore ed anima della società, e degno di ben altri palcoscenici.