La Sicilia è il fanalino di coda per raccolta differenziata tra le regioni italiane. Lo rileva l’Istat, nel rapporto ‘Noi Italia’, che per quel che concerne il dato nazionale, parla di una la raccolta di rifiuti urbani, pari nel 2017 a 488,7 chili per abitante.
Emilia-Romagna e Toscana, dicono i dati dell’Istat sono i primi produttori, con 600 chili o più per abitante. In ambito europeo, il nostro Paese si posiziona poco sopra la media. Ancora in diminuzione i rifiuti raccolti e smaltiti in discarica, nel 2017 sono 114,4 chili per abitante, pari a poco meno di un quarto del totale.
La situazione di maggiore criticità, con quote superiori al 55% di rifiuti urbani conferiti in discarica, si riscontra, oltre che in Sicilia, anche in Molise e Calabria. La raccolta differenziata, fattore strategico per la corretta gestione dei rifiuti, nel 2017 sale al 55,5%, confermando il trend di crescita degli ultimi anni. L’obiettivo del 65% previsto per il 2012 resta però ancora lontano.
Le province autonome di Trento e Bolzano, Veneto, Lombardia e Friuli-Venezia Giulia superano ampiamente tale obiettivo mentre, come anticipato, la Sicilia, con il 21,7%, si conferma la più lontana dai target europei, nonostante un aumento della raccolta differenziata pari a oltre sei punti percentuali in un anno.