E’ stato ricevuto in audizione nella VI Commissione consiliare del comune di Palermo, il vicesindaco Fabio Giambrone per discutere della delicata situazione relativa alla stabilizzazione dei 172 vigili urbani precari e del resto del bacino di dipendenti comunali ancora in attesa di stabilizzazione.
“Da anni seguo questa delicata situazione – afferma il capogruppo di Fratelli d’Italia, Francesco Scarpinato – e dopo aver interloquito più volte con il precedente assessore al Personale, avere prodotto diversi atti ispettivi sull’argomento e avere fatto sentire la mia voce in Consiglio Comunale, giusti i disposti della legge Madia, dove peraltro l’art. 20 cita proprio il superamento del precariato nelle Pubbliche Amministrazioni. Dopo quanto previsto dal programma triennale del fabbisogno del personale 2018-2020 approvato da Comune di Palermo – prosegue Scarpinato- in cui si prevedeva la stabilizzazione del personale in parola, in questi giorni ho appreso che il personale in argomento, mi riferisco ai vigili precari, invece di essere stabilizzati, viene loro prorogato il contratto di ulteriori cinque anni“.
“Non capisco come mai, dopo tutto questo tempo e tenuto conto che, così come ribadito dal Ragioniere Generale in Aula su mia richiesta, vi è anche la copertura finanziaria e il numero dei soggetti con contratto a tempo determinato da stabilizzare coincide esattamente con il numero dei posti vacanti previsto dal piano del fabbisogno e delle assunzioni, non si sia proceduto a stabilizzare i vigili in questione” aggiunge il capogruppo.
“Ho più volte ribadito se l’Amministrazione attiva avesse posto in essere tutti i passaggi propedeutici, confortati dalla norma, in merito alla risoluzione di questa delicata tematica con il conforto dell’Amministrazione stessa, ma oggi vengo a conoscenza che è stato posto un quesito al Ministero per la Funzione Pubblica a completamento di ciò“.
“Ma come mai – aggiunge il capogruppo di “Fratelli d’Italia” a Palazzo delle Aquile Francesco Scarpinato – abbiamo aspettato tutto questo tempo visto che i primi contratti scadono il 31 giugno e non invece, se vi erano eventuali dubbi del caso, non si è interessato il Ministero illo tempore atteso che la norma di fattispecie (legge Madia) è ormai operativa da anni?”.
“Forse qualcuno non ha ben compreso che il Corpo della Polizia Municipale è in sofferenza organica in quanto mancano circa 1000 unità. Come si può pensare di erogare servizi di qualità, rispettando i canoni delle città europee, senza fornire di personale numericamente adeguato un Corpo così importante che rappresenta il fiore all’occhiello della città?” procede il consigliere.
“Non ultimo, è giusto precisare che il personale che ormai versa da 10 anni in una situazione di precarietà, lavorando soltanto 3 giorni la settimana, non è in condizione di poter garantire da una parte un servizio ottimale vista la carenza organica, e dall’altro un sostentamento adeguato e dignitoso alle famiglie“, conclude Scarpinato.