Il teatro Ditirammu di Palermo (via Torremuzza, 6) riapre le porta per la seconda parte del cartellone relativo alla stagione 2019/2020, tra prime produzioni, spettacoli per bambini e gli immancabili Ora vi cuntu.
Si comincia il 27 settembre, ore 21, con Paride Benassai e Maurizio Bologna in “Ciuningam (Chewing-Gum, l’isola dei matti)“.
Uno spettacolo che sin dagli inizi degli anni ottanta, a Palermo, raccolse uno straordinario successo di critica e di pubblico. La prima volta debuttò il 10 novembre del 1981 al Piccolo Teatro di Palermo, ebbe fortuna e venne replicato per ben 230 volte nella sola città di Palermo; poi anche a Napoli, Messina, Catania.
Un testo che sicuramente appartiene alla memoria storica del teatro di ricerca popolare della nostra città, nato nel segno della continuità con tutto un Teatro Palermitano ricco di storia che dagli anni settanta ha messo in scena la musicalità e lo schiamazzo poetico, ù scrusciu profondo, l’alito di una città complessa.
“È uno spettacolo al quale mi lega un filo d’amore fortissimo, la mia infinita e sincera ammirazione per gli ultimi, i matti, gli alcolizzati, gli emarginati, i diversi. Per me sono i veri poeti della vita, gli angeli di Dio celati in vesti che non brillano e non si manifestano. Essi confondono gli animi degli uomini e li innalzano: nel turbinio di idee e parole pagano un prezzo che si chiama amore” ha detto Paride Benassai che lo riporterà in scena, questa volta, con Maurizio Bologna.
Ciuningam è la storia di un insospettato e lucidissimo desiderio di fuga di due matti da un manicomio nella notte di Capodanno, la notte dei fuochi d’artificio. Il manicomio è soltanto metafora del disagio, un luogo che per convenzione, si presta alle fughe oniriche.
Qui Pietro e Nino tentano una fuga alla ricerca di un nuovo inizio, un viaggio che è finzione e realtà follia e ragione: vita e morte.
Repliche il 28, ore 21, e il 29 alle 18.