Il Palermo calcio, primo e a punteggio pieno in classifica, attende in casa il Marina di Ragusa, realtà calcistica della frazione marittima del capoluogo ibleo, che conta circa duemila abitanti.
La società sportiva viene dalla promozione conseguita lo scorso anno in Eccellenza e dall’ottimo inizio di campionato di questa stagione. La formazione allenata da Salvatore Utro conta quattro punti in classifica, fra cui il prestigioso pareggio contro il Savoia di domenica e la vittoria sul Nola alla prima giornata.
Abbiamo sentito Nunzio Calogero, direttore generale del Marina di Ragusa, che ci ha rilasciato alcune interessanti dichiarazioni sulla sua visione del campionato di Serie D e sulla prossima sfida contro il Palermo
Se dovesse descrivere il Marina di Ragusa come società e come gruppo, come lo descriverebbe?
Siamo una società umile, seria, entusiasta di giocare al Renzo Barbera e in generale in Serie D con società con storie importanti. Il nostro motto sarà “rispetto per tutti, paura di nessuno”. Combatteremo con le nostre armi. Il mister (Salvatore Utro n.d.r.) ha sempre giocato con la difesa a quattro, questa è stata sempre la certezza del suo modulo. Negli anni ha proposto vari moduli, anche in base alle esigenze del momento.
Direttore, venite da quattro punti in campionato, tra cui il pareggio contro il Savoia. Gli addetti ai lavori parlano molto bene di voi. Dicono di voi che potete essere la sorpresa del girone. Cosa risponde a queste impressioni e quali sono i vostri obiettivi?
L’obiettivo è la salvezza. Noi siamo la squadra più giovane del campionato, i nostri over sono classe 96 e 97. Quando dicono che noi possiamo essere la sorpresa del girone è proprio perché siamo una società che investe sui ragazzi. Non si sa mai cosa ti puoi aspettare. Sul Savoia, questa è una società che è costruita per vincere il campionato, come Palermo ed Acireale. Noi prendiamo il punto di domenica e lo teniamo stretto. Il Marina è andato sotto due volte ma ha recuperato e ha rischiato anche di vincere.
Con quale spirito affronterete la sfida contro il Palermo?
Lo spirito è quello di sapere che sfidiamo la squadra più forte del campionato, di fronte a diciassettemila o diciottomila spettatori. Dobbiamo andare lì senza farci intimorire, anzi dobbiamo galvanizzarci in un palcoscenico del genere. Dobbiamo correre un metro in più di loro per supplire al divario tecnico. Quando la partita inizia, la tensione sparisce. C’è la giocheremo fino all’ultimo minuto. Abbiamo già dimostrato di essere una formazione di categoria.