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Un pensiero per parola e un pensiero per immagini: è questo il doppio binario su cui Pietro Alfano, psicologo clinico e fotografo, ha realizzato “Passages“, mostra fotografica curata da Ciro Salinitro per Sudestasi Contemporanea, all’interno del progetto Dintorni – Luoghi circostanti per l’Arte.
Le immagini proposte, alla Galleria L’Altro Arte Contemporanea (via Torremuzza, 6), sono la selezione di un più ampio progetto scientifico, socio-antropologico e anche culturale, condotto da Alfano in Nuova Caldeonia, arcipelago attualmente colonia francese (COM).
Nel 1853 la Francia ne prende possesso e ne fa una prigione per criminali e galeotti; durante la Seconda Guerra Mondiale, dal 1942 al 1946, quasi un milione di soldati americani vi transiteranno, rendendola una società sempre più capitalista e di consumo.
La Nuova Caledonia vive attualmente un processo di de-colonizzazione segnato da
numerosi contrasti e questioni difficili, tra cui indimenticabili le umiliazioni all’expo coloniale del 1932 a Parigi, dove gli aborigeni furono mostrati come animali selvaggi.
Oggi Alfano mostra per immagini, evocative e suggestive, la convivenza tra tradizioni Kanak e modernità ma anche la fragile pace sociale che caratterizza la popolazione attuale, mettendo a frutto, e a servizio della popolazione stessa, l’esperienza scientifica ricavata dall’utilizzo del Photolangage©, strumento terapeutico.
Gli scatti documentano l’anima di una popolazione sempre più meticcia, le cui vicissitudini storiche le conferiscono un carattere unico se non addirittura insolito. Lo sguardo fiero e profondissimo di un vecchio kanako, la vastità del mare osservata da un uomo di spalle o le immagini del referendum del 2018.
Quella di Alfano è una fotografia che cerca di esplorare le tematiche irrisolte della società contemporanea, e in particolare la “crisi della presenza e dell’identità” nelle migrazioni. La colonia, infatti, è un crogiolo di popoli e culture dove i Kanak, popolazione autoctona di etnia melanesiana, rappresentano il 39 % della popolazione mentre il resto è composto da Caldoches (circa il 27 %) cioè discendenti dei coloni bianchi e altri gruppi etnici minori (polinesiani, asitaici, meticci e “algerini del Pacifico“).
La Nuova Caledonia ospita anche una delle più vaste popolazioni di Dugongo, gli animali acquatici da cui si pensa derivi il mito delle sirene, per questo l’esposizione è stata pensata, a Palermo, in dialogo con quella di Giuseppe Ragazzini, Sirenes.
Due artisti distanti per sensibilità e mezzi espressivi adottati, ma accomunati dal medesimo
obiettivo di far riflettere l’osservatore sul concetto di alterità come incontro tra diversi.
Mezzo per eccellenza non può che essere il mare, che unisce e divide.
Con questo reportage, dunque, Pietro Alfano, selezionato tra i 100 fotografi al Photolux Leica Award 2014 e al Leica Photographers Awards 2013, insieme a Gregoire Thibouville, co-autore dei testi, “mettono a fuoco“, è il caso di dire, le conseguenze dell’assurda persistenza del colonialismo nel XXI secolo, offrendo l’occasione per riflettere sul destino di queste comunità ma anche sul significato di indipendenza dei popoli e sul concetto di identità come incontro tra diversi.
Passages rimarrà in mostra fino al 20 ottobre, ingresso libero (orari 10/13 – 16/19.30).