I finanzieri del nucleo di polizia economico-finanziaria di Palermo hanno eseguito un sequestro beni, su provvedimento della sezione misure di prevenzione per un valore complessivo di circa un milione e mezzo di euro, riconducibili o comunque nella disponibilità di Luigi Salerno, 72 anni, storico esponente della famiglia mafiosa di Palermo-Centro.
Salerno è stato condannato dalla Corte di Appello di Palermo prima a 6 anni di reclusione e successivamente ad altri 9 anni per associazione a delinquere di stampo mafioso ed estorsione.
Già in passato è stato destinatario di un procedimento di prevenzione, culminato nel gennaio 2015 con l’emissione, da parte del Tribunale di Palermo, di un decreto di sequestro per un valore stimato di oltre 10 milioni di euro.
Nel corso di ulteriori indagini nel maggio 2018 le fiamme gialle lo hanno nuovamente arrestato per estorsione aggravata dal metodo mafioso nei confronti dei titolari di una storica attività commerciale palermitana nel settore dell’abbigliamento.
Sulla scorta di ulteriori accertamenti economico-patrimoniali svolti dagli specialisti del gico, il tribunale di Palermo ha disposto il sequestro di una tabaccheria nel quartiere Zen e una focacceria nella zona turistica di via Maqueda e di 5 immobili nei quartieri Brancaccio e Capo e formalmente intestati a prestanome, per un valore stimato complessivo pari appunto a circa 1,5 milioni di euro.