Tre persone sono state arrestate dalla polizia per frode in competizione sportiva nell’ambito di un’inchiesta della Procura distrettuale di Catania. Nei confronti degli indagati il Gip ha disposto i domiciliari. Sono stati eseguiti all’alba sequestri e perquisizioni.
Le indagini condotte dalla Polizia Postale hanno consentito di fare luce su un sodalizio criminoso dedito alla realizzazione di frodi in alcune competizioni calcistiche di Lega Pro.
Tra gli indagati posti agli arresti domiciliari c’è anche un ex calciatore del Bisceglie. Indagini della polizia postale infatti sono state eseguite anche su scommesse fatte su gare della squadra pugliese.
La Polizia di Stato su delega della Procura Distrettuale di Catania, ha eseguito una ordinanza di custodia cautelare emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale nei confronti tre persone ritenute responsabili in concorso di frode in competizioni sportive.
Gli arrestati sono:
Leanza Andrea, titolare di un centro scommesse;
Cavallaro Rosario, dipendente ditta privata;
Maccarrone Giordano, calciatore.
L’indagine del Compartimento Polizia Postale di Catania trae origine dalla denuncia del titolare una agenzia di scommesse di Catania che lamentava la sottrazione di migliaia di euro da alcuni suoi conti gioco on-line tramite accessi abusivi informatici da parte di ignoti.
Nel corso delle investigazioni per la iniziale frode informatica, che ha successivamente condotto a soggetti diversi dagli arrestati, sono emerse responsabilità per un altro reato ovvero quello di frode in competizioni sportive.
Infatti, le intercettazioni e le analisi informatiche dei diversi smartphone, sequestrati nel corso delle perquisizioni disposte dalla Procura, hanno messo in luce l’esistenza di un sodalizio criminoso dedito alla realizzazione di frodi in competizioni calcistiche di Lega Pro.
In particolare, Leanza e Cavallaro, al fine di ottenere un profitto dalle vincite di scommesse sportive, avvalendosi della fattiva collaborazione di Maccarrone, all’epoca calciatore del Bisceglie, si sarebbero adoperati per alterare in alcuni casi l’esito delle partite, in altri il numero dei “corner” e in altri casi ancora il numero delle espulsioni dei giocatori. Queste ultime due tipologie di scommesse erano compiute su eventi che, a differenza del risultato finale dell’incontro, sarebbero passati inosservati. Tra l’altro le stesse scommesse venivano compiute su piattaforme da gioco estere al fine di eludere eventuali indagini.
Almeno tre gli incontri calcistici dello scorso campionato in cui è stato accertato l’interesse degli arrestati: Trapani-Bisceglie, Rende-Bisceglie e Bisceglie-Sicula Leonzio.