“Larghe intese, il 45% dice sì. E ci sta anche un M5S su tre”. Titola così ieri il Messaggero, riportando il sondaggio condotto da Swg.
Manca un mese alle elezioni politiche e i numeri dei vari partiti cambiano, anche se per garantire la governabilità, si avvicina la strada delle “larghe intese”, che iniziano a fare breccia anche nell’elettorato più refrattario, quello grillino: «un terzo dei pentastellati – scrive Enzo Risso, direttore SWG – inizia a prendere in considerazione l’ipotesi (34%, in crescita del 2% rispetto a dicembre). Maggiormente propensi alle larghe intese, invece, sono gli elettori di Pd e Forza Italia. Un po’ tutti i partiti tradizionali perdono consensi, mentre solo i Cinquestelle non sembrano toccati, per ora, dalle polemiche».
Il centrodestra è comunque in testa col 36,2% anche se da inizio mese a oggi, ha perso l’1,4% dei consensi. Forza Italia è passato dal 16,7% al 15,9% in meno di trenta giorni; mentre la Lega di Salvini è stabile al 13% (oggi è al 12,9%), mentre Fratelli d’Italia scende dal 5,7% al 5,1%.
Di Maio e i Cinquestelle salgono dal 26,7% di inizio mese al 28,4% di oggi, facendo registrare un +1,7%.
Il centrosinistra è al 28,1% col Pd, al 23,7%. Infine Liberi e uguali: il partito guidato dal Presidente del Senato Pietro Grasso, è passato dal 6,8% dei primi di gennaio fino al 6% di oggi. Indecisi al 36,9%.