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Quattordicesima puntata per “En kai pan“. Ospite nella nostra rubrica di approfondimento culturale de ilSicilia.it curata da Aurelio Pes è Marcello Panni, compositore, direttore d’orchestra, direttore artistico dell’Orchestra Sinfonica Siciliana e vicepresidente dell’Accademia Filarmonica Romana.
Marcello Panni ci racconta i suoi inizi con la musica, con l’esempio della madre e con i suoi primi passi in questo universo, fino alla sua brillante carriera che lo ha portato alla ribalta della scena musicale. Ci parla anche della grande musica contemporanea, le sue collaborazioni, ma anche l’avanguardia: “Devo dire che gli anni sessanta sono stati particolarmente evolutivi per la storia della musica. Con incontri fra grandi musicisti su vari terreni, ad esempio sull’improvvisazione: penso al free jazz e ad altre esperienze di “contaminazione”.
“La contaminazione è sempre esistita nella storia della musica, basti pensare alle messe del quattrocento, cinquecento che erano ispirate a canti popolari anche licenziosi. Perfino Bach faceva esperienze che erano contaminazioni fra musica sacra e ad esempio i corali”.
Ci parla anche di Palermo, in vi è una grande tradizione di musica contemporanea, con presenze di portata assoluta come Igor Stravinskij: “A Palermo oggi c’è un pubblico ancora che riempie il teatro quando facciamo Stockhausen o Sciarrino, segno che c’è un interesse forte da una vecchia tradizione che va ripresa. Io non parlo più di musica contemporanea, visto che si tratta di compositori di un altro tempo”.
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