La vostra Patti Holmes fa tappa a Lipari (ME) per la Festa di San Bartolomeo Apostolo, suo patrono e protettore di tutte e sette le sorelle Eoliane, che si celebra dal 21 al 24 agosto.
Qui, cari Watson, nell’antica “Lipara”, Λιπάρα, che in greco significa grasso e per estensione fertile, la vostra “croce e delizia” incontrerà quattro personaggi legati da uno stesso destino di fuga. Il primo, che ci viene raccontato da Diodoro Siculo, è Liparo, re degli Ausoni, che, abbandonate le coste campane in seguito a una lite con i fratelli, sarebbe approdato nell’isola, dandole il suo nome.
Il secondo è il saggio Eolo che, giunto alla corte di Liparo, avrebbe avuto in sposa una sua figlia e in dono il regno in cambio, però, del ritorno del re sulle coste campane, rimastegli nel cuore. Cosa che, come da promessa, avvenne.
Il terzo, che si innesta perfettamente in questa storia già così affollata, è Ulisse, l’eroe più arguto di tutti i tempi, reduce dalla guerra di Troia e privo della sua nota spavalderia, che, giunto al cospetto di Eolo, e conquistatolo con la sua drammatica storia, avrebbe ricevuto in dono un otre di pelle, custode dei venti contrari alla navigazione, che lo avrebbe riportato nella sua amata Itaca. Sogno rimandato a causa della curiosità dei suoi compagni di navigazione che aperto il contenitore, creduto depositario di tesori di inestimabile valore, liberarono le correnti più violente, scatenando una terribile tempesta.
Il quarto, San Calogero che, arrivato a Lipari dall’Asia Minore per mettere in fuga i diavoli che vi erano annidati, avrebbe fatto sgorgare sull’isola delle sorgenti miracolose in grado di curare fetide ferite, artriti e dermatiti, cosa che una recente analisi delle acque avrebbe confermato.
Il nostro diario di viaggio, come avrete notato, è stato popolato da moltissimi “avrebbe” e “sarebbe” che non escludono, però, che ciò fin qui raccontato sia vero. L’augurio è, in questi quattro giorni, di ripercorrere il cammino di Liparo, Eolo, Ulisse, bagnarvi nelle prodigiose “Terme di San Calogero” e festeggiare San Bartolomeo, uno dei dodici apostoli che seguirono Gesù. Le reliquie del Santo che, nel 546 compaiono a Lipari e nel 838 a Benevento, furono portate a Roma dall’Imperatore Ottone III nel 983. San Bartolomeo viene festeggiato più volte all’anno in date diverse: il 16 novembre per lo scampato pericolo del terremoto nel 1894; il 13 febbraio per la prima traslazione del Corpo; il 5 marzo su richiesta dei contadini che nel 1823 scamparono alla pestilenza e il 24 agosto, in cui si raccolgono a Lipari i fedeli di tutte le isole, in un solo grande abbraccio con il Santo.
Quella del 24 agosto a Marina Corta è, appunto, la festa più importante in cui si svolge la processione della statua di San Bartolomeo con il “vascelluzzo”, reliquiario d’argento, portati in spalla per le vie del paese dalle varie confraternite. La festa si conclude con gli spettacolari fuochi d’artificio sul mare. U Vascelluzzu, un’opera di eccellente fattura uscita dall’oreficeria palermitana Perricone-Marano, contiene 2 chili di oro e 30 di argento; nel mezzo della tolda troneggiano la preziosa teca contenente il “frammento di pelle” e la statuetta di S.Bartolomeo tutta d’oro massiccio. U Vascelluzzo precede il simulacro d’argento di S. Bartolomeo nelle quattro processioni annuali. Durante il periodo delle celebrazioni la Piazza di Marina Corta, illuminata a festa come tutte le vie del centro storico, viene animata ogni sera da concerti musicali, dj set e spettacoli vari. Nel corso degli ultimi anni Lipari ha visto alternarsi artisti del panorama musicale italiano del calibro di Roberto Vecchioni, Mario Venuti, Arisa, Luca Carboni, i Gemelli DiVersi, Raf, i Tiromancino, Roy Paci, Michele Zarrillo, Enrico Ruggeri con i Decibel e Dolcenera. Quest’anno si alterneranno: il 20 Agosto i Kunsertu; il 21, Alice Caioli e Fonti dj; il 22 Fargetta e Andy De Salvi; il 23 Noemi e il 24 Marco Masini.
Buona Lipari, isola incantatrice.
[Foto copertina pagina facebook ProLoco isole Eolie-Lipari]