Rientro in classe gestito male, disorganizzazione, stesse criticità per quanto riguarda la sicurezza sanitaria, i trasporti, l’edilizia scolastica: è la denuncia che parte dalla Rete degli studenti medi che stanno tenendo in questi giorni in Sicilia una serie di iniziative.
Oggi a Palermo e Messina gli studenti si sono dati appuntamento per evidenziare che a distanza di più di un mese dalla ripresa delle attività didattiche e nonostante il ritorno al 50% tra i banchi, la situazione è la stessa di prima.
“Ci aspettavamo che il rientro tra i banchi avvenisse dopo aver realizzato tutti gli interventi necessari e annunciati dal governo regionale- dice il coordinatore regionale della Rete degli Studenti Medi Giuseppe Barresi – ovvero lo screening totale della popolazione studentesca e i giusti distanziamenti nelle scuole. Ci aspettavamo insomma misure per il rientro in sicurezza e invece nulla di ciò è avvenuto. Anzi le scuole si sono ritrovate disorganizzate a causa dell’assenza di direttive regionali e in alcuni territori lo screening non è stato neanche avviato. Le misure messe in atto si sono rivelate insufficienti“.
“La scuola – sottolinea Gabriella Messina- è l’asse centrale nella costruzione del nostro futuro che oggi più che mai pone come indifferibile determinare il cambiamento e il superamento delle criticità che ancora permangono con il coinvolgimento delle studentesse e degli studenti siciliani per una decisiva svolta, a tutela della salute e del futuro”.