Sono giunti in centinaia da tutta la Sicilia per prendere parte alla marcia indipendentista di Randazzo che si è svolta domenica 16 giugno e indetta dal Comitato Vespro 2019, movimento che raggruppa 27 realtà tra associazioni, gruppi e partiti indipendentisti e autonomisti siciliani e che già lo scorso 30 marzo si era reso protagonista di una grande manifestazione regionale a Palermo.
I siciliani in corteo hanno voluto ricordare e rivendicare gli eroi indipendentisti Antonio Canepa (fondatore e comandate EVIS-Esercito Volontario per l’Indipendenza della Sicilia), Giuseppe Lo Giudice e Carmelo Rosano uccisi in un agguato teso da una pattuglia di carabinieri il 17 giugno del 1945 in località Murazzu Ruttu, proprio nel luogo da cui la marcia è partita. Tante le bandiere della Sicilia, continui i cori che parlano di una Sicilia libera e indipendente.
“L’Autonomia viene continuamente tradita dai partiti politici italiani (da cui il comitato prende le distanze), e i siciliani hanno preso coscienza del fatto che l’unica via sia l’indipendenza. Questo nuovo appuntamento si delinea come prosecuzione di un percorso verso un obiettivo preciso: dare ai siciliani ciò che si meritano e cioè vivere dignitosamente nella propria terra!” afferma Fonso Genchi del Comitato Vespro 2019.
“L’ eccidio ha numerosi punti oscuri, esso è coperto da segreto di Stato. Si trattò di un vero e proprio agguato e non uno scontro a fuoco a seguito di un blocco stradale e vi sono alcuni fatti che rendono verità a questa tesi. Sarebbe bene che si tornasse sui fatti per svelare la verità e renderla nota. Il pensiero politico e la visione sociale di Canepa sono assolutamente attuali. Egli nel suo libretto La Sicilia ai Siciliani parlava di Crispi come di un traditore, ecco che anche oggi vi sono siciliani che aderiscono a partiti italiani e tale paradosso lo viviamo sulla nostra pelle con le sue nefande conseguenze” sostiene Antonio Fricano del comitato Vespro 2019.
Dopo aver attraversato le vie del centro, il lungo serpentone è giunto in piazza Municipio.
“L’uccisione di Canepa, si aggiungeva alle stragi, alle uccisioni, agli arresti e alle torture con cui lo Stato italiano cercò di spegnere l’avanzata degli indipendentisti in Sicilia. Con l’eccidio di “Murazzu Ruttu” esso si illuse di aver soppresso la lotta dei siciliani per la libertà e l’emancipazione dal colonialismo, ma dopo 74 anni da quel tragico evento, i siciliani sono di nuovo in piazza per affermare che l’Indipendenza è l’unica soluzione ai mali che affliggono la Sicilia. Per noi ricordare il comandante Antonio Canepa, insieme a quei due giovani guerriglieri, significa onorare le loro figure e rendere viva la loro memoria in un processo di costruzione di un movimento indipendentista popolare e combattivo. Proprio con questo obiettivo fisso nella mente, a conclusione della manifestazione chiederemo al consiglio comunale di Randazzo la titolazione di una via della città ad Antonio Canepa. È importate riscrivere i nostri territori con la gloriosa storia della nostra terra e questo sarà un importante tassello di questo nostro percorso che vuole una Sicilia libera e indipendente, in cui le piazze, le vie le scuole e tutti i luoghi più significativi delle comunità siano dedicati ai nostri eroi siciliani e liberati dalle titolazioni ai tanti traditori ed oppressori della nostra terra” conclude Fricano.