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A Siracusa si inaugura ‘Crowned Idols’, in mostra un antico idolo cicladico da Atene CLICCA PER LE FOTO

sabato 19 Marzo 2022
Samonà
Foto di Giorgia Görner Enrile

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Sabato 26 marzo alle ore 11 al Museo “Paolo Orsi” di Siracusa, alla presenza dell’Assessore regionale dei Beni culturali e dell’Identità siciliana, Alberto Samonà, si inaugurerà “Crowned Idols”, la mostra dedicata all’Idolo cicladico concesso dal Museo di Arte Cicladica di Atene a seguito dell’intesa Sicilia-Grecia che ha portato in esposizione ad Atene, lo scorso mese di settembre, il “Kouros ritrovato”, nella grande mostra Kallos.

Attraverso la mostra intitolata “Crowned Idols”, curata da Demetrio Paparoni, il Parco archeologico e paesaggistico di Siracusa, Eloro, Villa del Tellaro e Akrai, diretto da Carlo Staffile, ha voluto esaltare il significato e l’essenzialità dei tratti dell’idolo in marmo della varietà Spedos, datato all’Antico Cicladico (2800-2300 a.C.), mettendolo in dialogo con un’installazione dell’artista portoghese Joana Vasconcelos e con altre opere esposte nel museo di Siracusa che, pur essendo distanti cronologicamente, mostrano un comune denominatore con i valori simbolici della statua cicladica, ovvero la sua raffigurazione femminile, la bellezza e il significato simbolico e quasi ultraterreno.

Una mostra che consolida ulteriormente i rapporti fra Sicilia e Grecia, che in questi mesi si sono sempre più rinsaldati, grazie all’impegno dell’assessorato regionale dei Beni culturali e dell’Identità Siciliana guidato da Alberto Samonà. “Lo scambio culturale tra Sicilia e Grecia, da me fortemente voluto – sottolinea l’assessore Alberto Samonàrafforza ancora di più i nostri rapporti in un legame che si cementa nel nome della cultura e della comune visione mediterranea dei nostri popoli. I rapporti sempre più intensi con la Grecia ci restituiscono un’idea di futuro, nel quale la Sicilia sia finalmente protagonista a livello internazionale a partire dalla sua storia e dallo straordinario patrimonio culturale che la nostra Isola custodisce. La mostra, inoltre, ci ricorda la centralità della dimensione femminile nel mondo antico in molteplici aspetti cultuali, simbolici e artistici“.

Le figurine di Spedos a cui appartiene la statua in mostra sono sottili forme femminili allungate con braccia piegate, dalla caratteristica testa a forma di U e una spaccatura profondamente incisa tra le gambe; le statue di questa tipologia, tutte femminili, ad eccezione di una, vanno da esempi miniaturistici, alti pochi centimetri, a sculture ben più grandi, come quella che sarà esposta a Siracusa, alta circa 80 cm.

La statua cicladica presenta una forma modernissima, con lineamenti armonici e un tratto assolutamente contemporaneo. Un vero e proprio gioiello dell’arte antica.

La mostra coniuga, infatti, la classicità dell’Idolo greco con la modernità della grande installazione ambientale Crowned Idols dell’artista portoghese Joana Vasconcelos in cui la figura femminile, il modo in cui è percepita, il suo ruolo e il suo rapportarsi alla società, viene posta al centro della riflessione artistica. L’associazione con l’Idolo proveniente dalla Grecia muove dalla considerazione che l’arte cicladica, che siamo portati a identificare con raffigurazioni essenziali e stilizzate vicine al gusto della scultura modernista, pone al centro proprio una figura femminile.

Per l’installazione del Museo Archeologico Paolo Orsi, l’artista ha tenuto conto della forma circolare dello spazio espositivo, presentando e incoronando, con un diverso equilibrio formale, un’altra figura femminile, questa volta rappresentata dall’Idolo Cicladico. L’opera in mostra, “Crown”, è stata esposta per la prima volta a Londra nel 2012 in occasione del sessantesimo anniversario dell’incoronazione della Regina Elisabetta II.

Il fil rouge tra l’opera cicladica, l’arte greca coloniale e quella cristiana è stata individuata proprio nella continuità del simbolismo “donna-divinità-natura” in cui Demetra e Kore, le Ninfe e le Sante paleocristiane costituiscono figure derivate e conseguenti all’organicità figurativa cicladica.

Tratto d’unione, in una visione moderna che mette in relazione preistoria e storia, l’opera di un’artista contemporanea che ha scelto come fonte di ispirazione il mondo femminile, reinterpretato in nuove narrative.

Alcune note sull’artista

Joana Vasconcelos è nota per le sue sculture e installazioni monumentali. La sua fama di artista è stata consolidata dalla partecipazione alla Biennale di Venezia del 2005 e da quella del 2013, in cui ha rappresentato il Portogallo. Nel 2011 una sua grande installazione è stata ospitata al Palazzo Grassi, a Venezia e, nel 2012, è stata la prima donna e la più giovane artista ad esporre alla Reggia di Versailles. La mostra ha avuto un grande successo di pubblico ed è stata tra le prime cinque più visitate in Francia negli ultimi 50 anni. Nel 2018 il Museo Guggenheim di Bilbao le ha dedicato un’ampia retrospettiva intitolata I’m Your Mirror. Secondo The Art Newspaper questa mostra è stata la 13a più visitata al mondo. Nel febbraio di quest’anno è stata insignita dell’Ordine delle Arti e delle Lettere di Francia dal Ministero della Cultura francese per essersi distinta per le sue creazioni in campo artistico.

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