“La Sicilia ha i numeri e le potenzialità per diventare la quarta destinazione turistica italiana dopo le città d’Arte ma è del tutto evidente che per arrivare a quella svolta bisogna imprimere un cambio di passo sulla situazione di strade e infrastrutture. Anche di questo vogliamo parlare a Taormina per porre le basi concrete di quel percorso volto ad ottimizzare la situazione”. Lo ha detto l’assessore al Turismo, Anthony Barbagallo agli “Stati Generali del Turismo”, in corso di svolgimento in queste ore a Taormina. L’iniziativa promossa e organizzata dall’assessorato regionale al Turismo, Sport e Spettacolo, vede a confronto esperti del settore che si confrontano operativamente sui temi del comparto turistico attraverso cinque tavoli di dibattito: il primo concerne il cinema come strumento per costruire una nuova immagine della Sicilia; il secondo tavolo analizza, invece, il ruolo dei teatri nella filiera produttiva; il terzo si occupa di turismo e impresa; il quarto riguarda l’enogastronomia e i percorsi del gusto tra prodotti tipici e vini autoctoni, ed il quinto tavolo affronta l’importanza delle risorse culturali, dell’innovazione e della creatività come patrimonio da valorizzare. Nella prima giornata di lavori, ieri, oltre a Barbagallo è intervenuto anche il presidente dell’Assemblea regionale, Giovanni Ardizzone.
“Questo appuntamento – ha dichiarato Ardizzone – può diventare un importante momento da ripetere anche in futuro. E’ un’opportunità di confronto, di assoluto rilievo, con le imprese, gli operatori del settore e gli enti pubblici, ed è anche un laboratorio di idee per dare ulteriore slancio alle politiche del turismo nella nostra isola. Noi puntiamo sui collegamenti aerei che sono la vera nota dolente del nostro turismo. Non si può dire che a Bolzano il turismo è più alto rispetto alla Sicilia, noi siamo al Centro dell’Europa e a volte un biglietto per Roma e Milano costa troppo spesso anche 800 euro. Ci sono stati degli sforzi per incentivare le compagnie low cost e che ben vengano, per collegarci tramite tariffe competitive con ogni parte del mondo. Gli aerei devono partire dai nostri scali siciliani. I dati del turismo sono in crescita anche per fatti contingenti, è inutile nasconderlo, come la crisi in Nord Africa, a Tunisi e in Egitto. Tuttavia, questi sono fatti momentanei, ed occorre creare un bacino forte che metta in sinergia quanto di buono abbiamo. Ma sia chiaro che senza infrastrutture non si va da nessuna parte, partiamo dalle criticità per incentivare nel modo giusto il nostro turismo”.
“Stiamo lavorando al completamento del piano strategico per il turismo che contiamo di definire nei primi mesi del 2017 – ha spiegato Barbagallo -. Un piano strategico può rafforzare l’offerta turistica siciliana in maniera perentoria. In questo momento di confronto a Taormina si stanno dibattendo idee e proposte per lo sviluppo del turismo siciliano. Ben venga un confronto di questo livello con esperti dei vari comparti produttivi del mondo ricettivo e dell’economia della nostra isola. Siamo convinti che anche attraverso aspetti multimediali e tecnologici si potrà migliorare il prodotto e ottimizzare il lavoro, certamente proficuo, che stiamo già facendo. Quest’anno si registra in Sicilia una crescita del 20% nelle presenze inerenti le strutture ricettive, ed oltre il 26% in più di presenze complessive nell’isola Vogliamo crescere ancora e passare dalla settima alla posizione tra le regioni più visitate d’Italia e vogliamo quindi diventare il quarto territorio in termini di presenze dopo Roma, Firenze e Venezia”. “Indubbiamente – ha aggiunto l’assessore al Turismo – ci troviamo a fare i conti col problema delle strutture ed infrastrutture, le strade, le autostrade ma anche ad esempio il costo dell’attraverso dello Stretto e dei biglietti aerei. C’è poi un vulnus di strutture ricettive alberghiere, occorre sfruttare l’opportunità dei finanziamenti della nuova programmazione e degli aiuti alle imprese, dando risorse al territorio e coprendo zone che in passato sono state più svantaggiate”.
Le proposte in fase di elaborazione ai tavoli tematici e nei focus saranno consegnate all’assessore Barbagallo e al ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Dario Franceschini, che chiuderà i lavori degli Stati Generali del Turismo, intervenendo nella giornata odierna alle 17,30. Il dato emerso, intanto, dai vari tavoli di lavoro è che in Sicilia il turismo ha ripreso a crescere e i dati sono incoraggianti in tutti i settori, dai più tradizionali a quelli innovativi. Ma i dati provvisori, che parlano di un incremento medio del 20% nelle presenze di visitatori nell’Isola, devono comunque fare i conti con le irrisolte questioni del gap infrastrutturale che permane, della viabilità che non è all’altezza di territori che offrono straordinarie bellezze culturali. E che dire dei treni che restano lontani anni luce da quelli esistenti da Roma verso il Nord’, senza dimenticare i citati costi esorbitanti dei biglietti aerei. Il boom di questo momento non può nascondere le magagne e i tanti punti deboli del settore che per avere prospettive di alto livello deve scrollarsi di dosso atavici problemi irrisolti.
(EC)