È stata confermata dalla Corte d’appello di Palermo la condanna a 5 anni e 8 mesi di carcere inflitta, lo scorso anno, dal Tribunale di Marsala ad un bidello di 63 anni per tentata violenza sessuale su una bimba di 12 anni e corruzione di minorenne.
La vittima frequentava la stessa scuola dove l’uomo prestava servizio. Confermata anche l’interdizione perpetua dai pubblici uffici, con divieto di avvicinamento per due anni, dopo avere scontato la pena, ai luoghi frequentati da minori, e al risarcimento danni in favore della vittima e dei suoi familiari da quantificare davanti al giudice civile. Teatro dei fatti contestati non è stata, comunque, la scuola, che è in una borgata di Marsala, ma un vecchio casolare nelle campagne dell’entroterra dove il bidello avrebbe condotto la minore, per altro figlia di amici di famiglia. L’indagine, condotta dai carabinieri, è scattata ai primi del 2020, dopo la denuncia presentata dai genitori.
Nel processo, la vittime e suoi familiari sono costituiti parte civile, con gli avvocati Vincenzo Forti e Tommaso Massimo Maggio. Al loro fianco anche Centro antiviolenza “Casa di Venere”, rappresentata dall’avvocato Roberta Anselmi. Il bidello è stato posto agli arresti domiciliari il 23 settembre 2020.