Un fascicolo è stato aperto dalla Procura di Enna nei confronti di un parroco, dopo un esposto ed alcune segnalazioni da parte di adolescenti che hanno denunciato presunti abusi sessuali da parte del sacerdote.
Sulla vicenda sono in corso indagini da parte degli investigatori della Squadra Mobile che avrebbero già raccolto alcune testimonianze. Il parroco, che è anche insegnante di religione, avrebbe abusato dei ragazzi, quasi tutti minorenni, che erano impegnati nelle attività dell’oratorio. Altri religiosi sarebbero venuti a conoscenza dei presunti abusi, ma avrebbero taciuto.
Episodi analoghi erano stati segnalati anche alla curia di Piazza Armerina, senza ottenere alcun provvedimento se non l’allontanamento momentaneo del sacerdote dalla parrocchia.
“Con riguardo a dei casi che sono avvenuti nella mia diocesi io ho sempre attivato la procedura canonica informando le autorità ecclesiastiche”. Così il vescovo di Piazza Armerina, Monsignore Rosario Gisana sul caso del prete di una parrocchia della provincia sul quale la Procura di Enna ha aperto un fascicolo per violenza sessuale. Il vescovo ammette che ci sono degli altri casi. ” Sono offeso con la Procura che avrebbe dovuto informarmi mentre io allo stato attuale non so niente. In realtà non so di chi stiamo parlando“.
E sui contatti con il Vaticano, che avrebbe ricevuto una lettera accorata da parte di una vittima e avrebbe chiesto conto e ragione al vescovo, Gisana dice che non può negare di avere avuto contatti con la Santa Sede. “I parroci che sono venuti a conoscenza di questo non hanno taciuto e lo hanno comunicato subito. Io non ho insabbiato nulla”. Una delle vittime avrebbe subito un procedimento canonico e non avendo avuto un riscontro alle sue dichiarazioni avrebbe deciso di rivolgersi al Papa. Su un presunto indennizzo offerto alla vittima il vescovo commenta deciso: “Noi non abbiamo offerto alcun risarcimento”.