Le porte dello stadio Renzo Barbera si aprono ai fedeli della diocesi di Palermo, grazie ad un accordo sottoscritto fra la società rosanero e la Curia del capoluogo siciliano.
Lo prevede un progetto illustrato dal presidente del Palermo calcio, Dario Mirri, all’interno del salone “Card. Luigi Lavitrano” della Curia arcivescovile, nel corso di un incontro promosso dal mons. Raffaele Mangano e dal direttore dell’ufficio per le comunicazioni sociali, il diacono Pino Grasso.
All’incontro hanno partecipato il vicario generale, mons. Giuseppe Oliveri, il direttore dell’Ufficio Insegnanti di Religione Cattolica, don Ninni Zito, il presidente della sezione di Palermo del Centro sportivo italiano, Maurizio Polizzi.
“Il Palermo calcio non è solo un progetto sportivo ed imprenditoriale ma è soprattutto un progetto sociale ed etico per la nostra città – ha dichiarato il presidente Mirri – difatti nessuno può impedire ai nostri ragazzi di sognare e di appartenere alla propria terra. Ecco perchè il Palermo si basa su fondamenta quali trasparenza, orgoglio, autostima e autodeterminazione. Le parrocchie sono un esempio concreto e quotidiano di come si sviluppa una comunità in maniera spontanea, accanto a un sentimento condiviso e sulla base di valori positivi. In questo senso, con le dovute differenze, vogliamo fare in modo che la “fede” calcistica per la nostra squadra cresca secondo gli stessi ideali di fratellanza e condivisione”.
A fare da collante tra la Curia e il Palermo calcio, mons. Raffaele Mangano il quale ha raccontato la sua passione per la squadra rosanero che risale agli anni Settanta. “Tifo da quando ero poco più di un ragazzo per i colori rosanero – ha dichiarato – in tanti anni ho vissuto i momenti belli e meno belli della storia della società di viale del Fante. Debbo riconoscere che quando il Palermo è stato promosso in serie A, dopo 32 anni ho pianto di gioia. Qualche domenica fa quando sono venuto allo stadio con l’Arcivescovo, mons. Corrado Lorefice, è stato bello vedere 20.000 persone sugli spalti ad assistere ad una gara di serie D. Sono certo che insieme al Palermo calcio, attraverso lo sport possiamo fare una proposta diversa della Fede per creare il senso dell’appartenenza e veicolare i valori dello sport, dell’amicizia e dello stare insieme”.
L’accordo prevede che ad ogni partita casalinga della squadra rosanero 25 fedeli, ciascuno proveniente da due parrocchie dell’Arcidiocesi di Palermo, segnalati preventivamente dai parroci, possano essere ospiti del Palermo calcio, in modo da potere entrare gratuitamente all’interno dello stadio Renzo Barbera.
Nella prossima partita casalinga contro il Corigliano, che si giocherà il prossimo 3 novembre, saranno presenti i fedeli delle parrocchie di Sant’Antonino di Termini Imerese, guidata da don Valerio De Gaetani, e della parrocchia Sant’Antonino all’Arenella, guidata da don Francesco Di Pasquale.