La nostra passeggiata ha come meta Augusta (SR) in cui, il 24 maggio, si celebra il Patrono San Domenico di Guzmán, per ricordare la cacciata dei turchi, ad opera del santo, negli stessi giorni del 1594.
La città, fondata nel 1232 da Federico II di Svevia nei pressi del sito dell’antica città dorica di Megara Hyblaea, venne chiamata dall’imperatore “Augusta Veneranda” ed eletta a una delle sue località preferite. Ricostruita dopo il terremoto del Val di Noto del 1693, durante la seconda guerra mondiale fu uno dei porti di sbarco delle forze anglo-americane.
FESTA DI SAN DOMENICO
Le origini di questa festa, tramandate da padre in figlio, raccontano che, in una buia notte di molti secoli fa, San Domenico venne in soccorso degli abitanti della città facendo brillare su di essa la luce della sua intercessione a favore della fede, della libertà e della verità, così come prima era intervenuto a sostegno della cristianità in un momento difficile della vita della chiesa. Domenico offrì la sua totale disponibilità al progetto di Dio fondando l’Ordine dei Predicatori per contrastare le eresie del tempo che offuscavano la luce del Vangelo. La storia narra che il santo sarebbe apparso, su un bianco destriero, dinanzi a un turco che, insieme al suo esercito, aveva tentato di saccheggiare la città di Augusta e, munito di una spada, avrebbe scoraggiato e allontanato l’esercito invasore minacciandolo. Si narra, anche, che alcuni cittadini avrebbero assistito al miracoloso evento e, dunque, avrebbero promesso di solennizzare quel sacro giorno.
Il miracolo della “Liberazione della città di Augusta” dalle invasioni ottomane sarebbe il motivo per cui la città riconosce San Domenico come suo Santo patrono e protettore.
Tra gli appuntamenti in occasione dei solenni festeggiamenti: giovedì 23 Maggio, la processione del braccio reliquiario; venerdì 24 Maggio, sin dall’alba, risuonano le campane delle chiese, si sparano colpi a cannone, numerose bande musicali svegliano la città, ricordando che è giorno di festa, e il simulacro del santo viene ricoperto con gli ex-voto in oro ricevuti nel corso dei secoli. La solenne celebrazione eucaristica è seguita dalla processione il cui inizio, in Piazza Duomo, è accompagnato dallo sparo di colpi a cannone. La festa prevede diversi momenti che coinvolgono l’intera città: la visita del Reliquiario nelle zone di periferia, il Corteo Storico, momenti di commemorazione e, anche, la partecipazione delle diverse parrocchie con il coinvolgimento delle diverse aggregazioni laicali cittadine.
“O gran Santo Protettore, Domenico, verso noi pieno d’amore, deh, proteggi per pietà, questa scelta tua Città“.
Viva Augusta e San Domenico.
[Foto copertina del talentuoso fotografo siciliano Luigi Nifosì]