Promuovere iniziative che spingano gli agricoltori a ricorrere sempre meno ai presidi chimici di sintesi. Una realtà sempre più urgente per migliorare la qualità dell’ambiente in Sicilia.
È l’argomento al centro del convegno in programma dopodomani, mercoledì 19 dicembre alle 9, all’Urban center di via Nino Bixio 1 a Siracusa. “Strategie di lotta biologica in Sicilia ai fini di una difesa fitosanitaria sostenibile” il titolo dell’appuntamento promosso da Cia Sicilia Sud Est, Distretto degli agrumi di Sicilia e Aiab Sicilia (Associazione italiana agricoltura biologica) con il patrocinio dell’Ordine dei Dottori Agronomi e Forestali della provincia di Siracusa.
Per un futuro sostenibile della nostra agricoltura, l’impiego di metodologie di lotta a basso impatto ambientale sta diventando ormai una realtà-necessità in molte aziende e settori, con una caratterizzazione della difesa di tipo biologico. La Sicilia orientale è caratterizzata da un importante tessuto agricolo particolarmente specializzato nel comparto agrumicolo e orticolo.
«Perciò – spiega Chiara Lo Bianco, presidente di Cia Sicilia Sud Est – le associazioni coinvolte, insieme con gli agricoltori che hanno chiesto a gran voce questo incontro, sentono il dovere di promuovere iniziative simili e di stimolare il dibattito su questi temi. Risulta infatti della massima importanza la divulgazione delle opportunità che derivano dall’impiego della lotta con antagonisti. E ciò non solo per le aziende assoggettate al metodo di produzione biologica ma anche per coloro che intendono semplicemente ridurre il numero di trattamenti chimici nella produzione integrata».
Nel corso dell’incontro saranno illustrati e approfonditi, tramite relazioni di tecnici e ricercatori, aspetti, tecniche, potenzialità, ma anche limiti della lotta biologica-integrata che ha tra i suoi punti di forza la salubrità degli agroecosistemi, la sicurezza degli operatori, il rispetto dell’ambiente ma anche l’efficacia e la competitività economica. Verranno inoltre descritte le infinite potenzialità di una struttura eccellente della nostra regione, la Biofabbrica di Ramacca. Sarà anche possibile per gli agricoltori avere un’interlocuzione diretta con gli enti responsabili e sviluppare un dibattito al fine di capire in che modo migliorare i servizi e garantire uno sviluppo sostenibile della biofabbrica per renderla altamente efficiente nella fornitura di antagonisti utili.
Il convegno sarà aperto dai saluti di: Chiara Lo Bianco, presidente Cia Sicilia Sud Est; Alfio Furnari, presidente Aiab Sicilia, Federica Argentati, presidente Distretto agrumi di Sicilia; Michele Lonzi, presidente Consorzio Limone Siracusa Igp; Francesco Gurrieri, presidente dell’Ordine dei Dottori Agronomi e Forestali di Siracusa.
Dopodiché sarà la volta dei relatori. Umberto Anastasi, ricercatore D3A Uni Ct, parlerà di “Agroecologia: approntare una strategia di gestione ecosostenibile degli agro ecosistemi; Delfo Conti, agronomo-Osservatorio per le malattie delle piante di Acireale (Ct), si soffermerà su “Gli ausiliari: insetti e acari per il controllo biologico dei fitofagi delle colture agrarie in Sicilia”; Antonio Aiello, Esa, ente sviluppo agricolo Biofabbrica di Ramacca, si concentrerà su “Produzione attuale di ausiliari per programmi di controllo biologico per alcune avversità nel settore agrumicolo, problematiche e prospettive della Biofabbrica di Ramacca” ed Antonio Strano, entomologo, tecnico della ditta Spata srl che ha in appalto i servizi di gestione e direzione tecnica della Biofabbrica di Ramacca che approfondirà i sistemi di allevamento degli insetti nella Biofabbrica.
Previsti anche gli interventi di alcuni operatori: Francesco Ancona, Op AgrinovaBio 2000 Acireale (Ct); Francesca Valenziani, socio Rete in campagna Lentini (Sr) eMonica Fiumara, titolare di azienda agricola Fiumara, che porteranno le loro esperienze d’impiego della lotta biologica nelle loro aziende. Dopo alcuni interventi programmati e il dibattito, le conclusioni saranno affidate a Edy Bandiera, assessore regionale all’Agricoltura.