“La nomina di Agrigento a capitale italiana della cultura premia non solo la città, ma il progetto di valorizzazione di uno dei territori più ricchi del Mediterraneo, culla di culture differenti che ancora oggi dialogano insieme”. Lo ha detto l’assessore regionale ai Beni culturali, Francesco Paolo Scarpinato che, su delega del presidente della Regione, Renato Schifani, ha preso parte alla conferenza stampa di presentazione del programma di Agrigento capitale italiana della cultura 2025, che si è tenuta a Roma oggi pomeriggio.
“Agrigento va letta in controluce soffermandosi sui templi, sul teatro che sta venendo pian piano alla luce, sulle abitazioni e sulle ville antiche che riemergono dall’oblio del tempo. È un unico filo che collega la maestosità della Valle ai tanti siti minori a cui dedichiamo attenzione continua: sarà un anno bellissimo, in cui racconteremo al mondo il nostro lavoro e il nostro sogno di una Sicilia contemporanea che fa tesoro del suo passato ma guarda al futuro”, conclude Scarpinato.
“Il presidente della Regione non può essere in ogni dove, ci sono milioni di emergenze e lui da grande politico – ricordo a me stesso e a tutti presidente del Senato e grande politico lungimirante – non può essere ovunque e proprio per questo si avvale dei suoi assessori. E io da assessore ai beni culturali e all’identità siciliana sono qui proprio per rappresentare la Regione Sicilia”. È la risposta secca che l’assessore regionale ai Beni culturali, Francesco Paolo Scarpinato, dà a una domanda sull’assenza del presidente della Regione, Renato Schifani, alla conferenza stampa di presentazione del programma di Agrigento capitale italiana della cultura 2025, in corso a Roma.