Da questa mattina, chiunque camminerà lungo il centralissimo Viale Europa della città di Alcamo non potrà non soffermare il suo sguardo su una lunga fila di poster colorati, che tra varie immagini dal forte impatto, pongono una domanda precisa e perentoria: “Cosa fai se la tua casa è in fiamme?”.
Si tratta di un’azione congiunta di Fridays for Future ed Extinction Rebellion, per una campagna che punta a informare le persone sulla gravità della crisi climatica ed ecologica, chiedendo al governo di agire per fronteggiare immediatamente questa minaccia esistenziale.
I due movimenti, che mettono al centro il tema ecologico e della giustizia climatica, sono attivi dal 2018 in tutto il mondo e si sono contraddistinti per le proteste globali e per le loro azioni dirompenti, ma anche creative e colorate.
Durante la pandemia l’attivismo è stato messo a dura prova e proprio la creatività è stata un’arma necessaria per i movimenti. La street protest art arriva, allora, come un modo “covid-safe” di far sentire comunque la propria voce, prendendo in prestito pratiche della street art e della guerrilla marketing.
“La nostra casa comune, il nostro meraviglioso e unico Pianeta, è in fiamme. Le temperature aumentano a ritmi mai visti sulla Terra e siamo nella sesta estinzione di massa. Molte parti del pianeta diventeranno inabitabili nel giro di pochi anni: il 70% della nostra stessa isola è a rischio desertificazione!”, racconta un’attivista, “Lo dice, compatta, la comunità scientifica internazionale, ormai da decenni. Lo dicono gli stessi governanti perché gli è impossibile, dopo anni di negazionismo, negare la verità e l’evidenza. Eppure le azioni davvero necessarie non si vedono, né si sentono tv e giornali parlare quotidianamente, e con l’urgenza che meriterebbe, di questa emergenza che gli esperti non stentano a definire la più grande minaccia esistenziale che l’umanità si sia mai trovata a fronteggiare!”
I movimenti chiedono che siano i governi a dire la verità e ad agire, perché è loro responsabilità la sicurezza e della salute dei cittadini. Chiedono anche ai concittadini e alle concittadine di unirsi a loro, per il futuro e la salute di ognuno di noi, per i bambini, per la vita sul pianeta. Perché se continuiamo a guardare, tra molto poco sarà troppo tardi per fermare la catastrofe.
“È come se stessimo ad osservare le fiamme divampare dentro casa nostra”, continuano dai movimenti, “magari semplicemente mandando un messaggio ogni tanto, in cui scriviamo che le fiamme sono arrivate anche in camera da letto, ma poi sostanzialmente non facendo nulla per spegnere il fuoco! Noi non ci stiamo, per noi rimanere immobili di fronte alla casa che brucia semplicemente non è un’opzione!”.