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Amella (M5S): "Si faccia chiarezza sul concorso"

Due anni di sacrifici, poi il vuoto: il grido d’aiuto degli ex meccanici interinali di Amat

martedì 4 Novembre 2025
Linea 102 Amat Palermo

Ventidue mesi al servizio dell’azienda. Poi, il nulla. E’ questa, in estrema sintesi, la storia degli ex lavoratori interinali dell’officina di Amat, a Palermo. A parlare della vicenda sono stati proprio gli ex 37 dipendenti delle agenzie Tempor e Wintime, operanti all’interno dello stabilmento di via Roccazzo fra il 2021 e il 2023. A scrivere la parole fine sulla loro storia professionale è stata la scadenza del contratto a tempo determinato. Fatto a cui è seguito il concorso avviato dagli uffici della società Partecipata di via Roccazzo. Solo in cinque infatti sono riusciti ad entrare a tempo pieno nei ranghi di Amat. Per gli altri non c’è stato niente da fare.

Secondo gli ex meccanici, l’azienda avrebbe dovuto predisporre delle corsie preferenziali a chi aveva prestato servizio in precedenza. Opinione condivisa anche dalla capogruppo del M5S Concetta Amella, la quale ha sottolineato la circostanza che “14 autisti sono stati spostati alle officine per carenza di personale“. Mentre per Giulia Argiroffi, esponente di “Oso“, la vicenda degli ex meccanici “alimenta dubbi sulla gestione della partecipata comunale“. Da Amat però viene chiarito che “i lavoratori interinali in questione non rientravano nella normativa delle categorie protette e che il bando è stato predisposto sulla base delle indicazioni ricevute dall’ufficio legale”. Intanto, sul frontre dei lavoratori, il sindacato Cub Trasporti sta preparando una nuova giornata di sciopero.

La storia degli ex meccanici interinali di Amat

A raccontare la vicenda vissuta sono proprio i diretti interessati, ovvero i 37 ex lavoratori interinali dell’officina di Amat. “Abbiamo prestato servizio per circa 22 mesi continuativi, svolgendo le stesse mansioni e nella stessa sede operativa. Abbiamo garantito la manutenzione dei mezzi pubblici e contribuito al regolare funzionamento del trasporto cittadino, anche nei periodi più difficili, come durante l’emergenza pandemica. Ma nonostante questo, ci siamo ritrovati improvvisamente senza alcuna prospettiva dopo ripetute promesse di rinnovo. L’azienda, mentre eravamo ancora in servizio, ha bandito un concorso per meccanici senza riconoscere l’esperienza professionale maturata come titolo preferenziale nella graduatoria o prevedere un percorso di stabilizzazione attraverso un corso-concorso“.

Denunciamo – aggiungono gli ex dipendenti – una situazione di ingiustizia e disattenzione istituzionale. Ad oggi né il Comune di Palermo, né l’azienda Amat, né la Prefettura hanno fornito risposte concrete o avviato un tavolo di confronto. Siamo stanchi di essere ignorati. Abbiamo servito Palermo con impegno e dignità e oggi chiediamo giustizia, rispetto e il riconoscimento di un diritto costituzionale: quello al lavoro“.

Amella: “Gli ex lavoratori meritano risposte sul concorso”

Concetta Amella in via Ernesto Basile, linea C del tram Palermo
Concetta Amella, capogruppo M5S Comune di Palermo

Una nota che gli ex lavoratori interinali hanno inviato anche al mondo politico. Ad intervenire sulla questione è stata la capogruppo del M5S Concetta Amella, la quale aveva presentato un’interrogazione relativa all’esito del bando di concorso sull’assunzione di 21 meccanici in Amat. “Sulla procedura ho presentato un’interrogazione relativa ad alcune peculiarità venute fuori dall’elenco dei vincitori relativamente ad alcune parentele. Domande a cui ad oggi non ho ricevuto chiarimenti. Questi quesiti meritano una risposta – aggiunge Amella – anche alla luce delle problematiche poste da chi, per due anni, ha prestato la propria professionalità al servizio di Amat, senza adeguate garanzie di continuità lavorativa“.

Senza contare – aggiunge Amella – che ben 14 autisti sono stati trasferiti proprio nel settore dell’officina a causa delle carenze di personale, sguarnendo ulteriormente l’organico del trasporto pubblico locale. Se questi lavoratori tornassero alla guida, facendo scorrere la graduatoria, si riequilibrerebbero i reparti e si migliorerebbe il servizio di Amat. Un problema che va sciolto anche alla luce della prossima scadenza del mandato triennale dell’attuale governance, prevista entro la prima metà del 2026“.

Argiroffi: “Assunzioni per migliorare servizio, non per consenso politico”

Giulia Argiroffi, consigliere comunale alla manifestazione per la parità di genere
Giulia Argiroffi

Critica la posizione dell’esponente di “Oso” Giulia Argiroffi. “L’esclusione dei lavoratori interinali dai nuovi bandi di assunzione AMAT è l’ennesimo episodio che alimenta dubbi sulla gestione della partecipata comunale. Le assunzioni dovrebbero servire a migliorare il servizio pubblico, non a costruire consenso politico. La scorsa settimana abbiamo depositato un’interrogazione con risposta scritta per sapere quanta consapevolezza abbia il sindaco su come avvengano le assunzioni in AMAT, quali provvedimenti siano stati adottati per garantire continuità aziendale e tutela dei lavoratori, e per fare piena luce su modalità che sembrano guardare più agli equilibri interni che alla qualità del servizio offerto ai cittadini“.

Da Amat: “Seguite indicazioni dell’ufficio legale”

Sulla vicenda degli ex meccanici però, da Amat fanno sapere che “nella predisposizione del concorso sono state seguite le indicazioni dell’ufficio legale relative alle regole base di ogni concorso pubblico. L’azienda non ha mai avuto un rapporto direttore con questi lavoratori e gli stessi non rientravano all’interno di categorie dirette. Pur avendo maturato un’esperienza considerevole e una formazione professionale sul campo, le regole sui bandi non permettevano la predisposizione di corsie preferenziali“.

Cub Trasporti convoca un nuovo sciopero

Antonio Vitale, segretario generale Cub Trasporti Palermo

Sul fronte dei lavoratori aziendali intanto, la Cub Trasporti ha convocato un nuovo sciopero per il 7 novembre 2025. Ciò, secondo il rappresentante sindacale Antonio Vitale, a causa di ” discriminazioni e disuguaglianze nei trattamenti dei lavoratori, scarsa trasparenza e gestione inefficiente. Lo sciopero proclamato dalla Cub Trasporti rappresenta non solo una protesta sindacale, ma il risultato di un malessere profondo che attraversa tutto il personale e che la dirigenza non vuole affrontare“.

Mentre i diritti dei lavoratori vengono sistematicamente compressi con ferie bloccate, turni imposti e un clima di costante pressione i vertici aziendali fanno il bello e il cattivo tempo. Tale gestione aziendale genera sfiducia, disillusione e rabbia tra i dipendenti, costretti a operare con retribuzioni insufficienti a fronte delle responsabilità e carichi di lavoro crescenti”. La protesta scatterà dalle ore 08:30 alle 17:30 e dalle 20:30 alle 23:59 per tutto il personale viaggiante, mentre lo stop sarà esteso a tutta la giornata lavoratori per i dipendenti amministrativi aderenti.

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