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Proposto accordo fino al 2035

Amat, il nuovo contratto di servizio in Consiglio comunale: i primi dettagli

mercoledì 28 Maggio 2025
Amat, linea 721, capolinea piazza Croci, Palermo

Una proroga di dieci anni. Sta per partira il dibattito in Consiglio Comunale sul nuovo contratto di servizio di Amat. Dopo l’approvazione del piano industriale avvenuta a marzo,  Sala Martorana ha incardinato la bozza del nuovo accordo che, secondo i rumors di Palazzo Comitini, dovrebbe vincolare l’Amministrazione Comunale e la società di via Roccazzo fino al 2035.

La proposta è firmata dagli assessori Brigida Alaimo e Maurizio Carta. Una quarantina di pagine nelle quali sono contenute alcune modifiche del testo base risalente addirittura al 2005. Altri elementi, anche importanti, rimarranno com’erano. Ad esempio, il corrispettivo annuo a carico di Palazzo delle Aquile rimarrà invariato, così come disposto dal vigente piano di riequilibrio. Ciò al netto di affidamenti relativi a servizi extra-contrattuali. Quattro i punti chiave dell’atto: il servizio di trasporto pubblico locale; la gestione di strisce blu, ZTL e parcheggi d’interscambio; il potenziamento del personale; l’implementazione di forme di innovazione tecnologica (tracciamento in tempo reale) ed accessibilità (scivoli per diversamente abili ed altri dispotivi di sicurezza) sui mezzi aziendali.

Contratto di servizio di Amat, i primi dettagli

Con riguardo alla gestione del trasporto pubblico locale, risulteranno inclusi i servizi relativi agli autobus, ai tram e ai mezzi speciali in dotazione all’Amat (come ad esempio scuolabus e navette). Invariato, dicevamo, il corrispettivo a carico del Comune: 24,9 milioni di euro (22,7 milioni di euro+IVA) su un totale di 12,4 milioni di chilometri di percorrenza annui. Somme a cui si aggiungeranno l’1,1 milione di euro per i servizi speciali e i contributi provenienti dalla Regione Siciliana.

Cenno, successivamente, ai servizi d’installazione e manutenzione della segnaletica stradale. Lavorazioni per le quali il Comune di Palermo prevederebbe una spesa fino a un massimale di 3,1 milioni di euro. Attività alle quali si aggiungerà il controllo della sosta tariffata, ovvero le cosiddette strisce blu. Le stesse, così come previsto dal nuovo piano industriale, sono state ripartite in cinque zone (A 1 euro/ora; B 1,50 euro/ora; C 2 euro/ora; D (Mondello) 1,50/ora su periodo stagionale; E (Sferracavallo) 1 euro/ora su periodo stagionale. A questi si aggiungeranno poi gli stalli della zona F, quella di competenza di APCOA.

Spetterà inoltre ad Amat la gestione dei parcheggi d’interscambio presenti in città (Ungheria, Mongibello 1 e 2, Galatea, Belgio, De Gasperi, Lavagnini-Notarbartolo, Francia, Lennon-Giotto), nonchè la cura e il controllo degli accessi nelle zone a traffico limitato (ZTL). In tutti questi casi,  gli introiti dipendono dai titoli venduti a cittadini e turisti. Ciò fatto salvo la previsione di agevolazioni per residenti. Fatto curioso riguarderebbe il servizio pubblicità. Secondo quanto previsto dall’accordo, l’Amministrazione si impegnerebbe a garantire ad Amat i diritti relativi alle concessioni a scopo pubblicitario degli spazi di suolo pubblico, ovvero paline, pensiline e infrastrutture a servizio dei parcheggi. Un contratto nel quale viene fatta menzione delle politiche sul personale. Fatto per il quale è previsto un piano assunzioni compatibile con il piano industriale recentemente approvato dall’azienda.

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