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Ambiente: il FAI finanzia il Fiume Oreto, in arrivo 65 mila euro

martedì 12 Novembre 2019
Palermo, Fiume Oreto
Ph. Francesco Anselmo

Ventisette nuovi progetti e 500.000 euro a disposizione per dare un futuro ai “Luoghi del cuore”, all’interno della nona edizione del censimento dei siti italiani da non dimenticare promosso dal FAI – Fondo Ambiente Italiano.

Beni che ricordano quanto variegato e diffuso sia il nostro patrimonio, quanto sia secolare ma anche fragile, legato all’ambiente che lo circonda e alle storie delle comunità che vi si identificano.

Il Fiume Oreto, corso d’acqua palermitano inquinato per la presenza di numerosi scarichi fognari abusivi, riceverà 65.000 euro che andranno a favore di un progetto da individuare nell’ambito del Contratto di Fiume.

L’impegno delle parti in campo sta già dando i primi frutti, in quanto il progetto per bonificare una parte di fiume e renderla fruibile alla città di Palermo è stato candidato dal Comune a un bando di finanziamento europeo e il progetto ha superato il primo step di ammissibilità: si tratta di un nuovo, importante passo verso l’auspicato arrivo di un finanziamento di 6,8 milioni di euro.

Per gran parte della sua lunghezza del corso d’acqua, si estende un SIC (sito di interesse comunitario) di grande valore naturalistico, che rappresenta, in un’area estremamente antropizzata, un rifugio e un corridoio ecologico per la fauna selvatica. Il fiume è inquinato per la presenza di numerosi scarichi fognari abusivi e perché viene spesso utilizzato come discarica a cielo aperto.

Da 20 anni si parla dell’istituzione di un parco, mai concretizzata; del resto la riqualificazione del fiume non può prescindere dai problemi di smaltimento e trattamento delle acque reflue.

Finalmente, a seguito dello straordinario risultato al censimento del FAI – ottenuto grazie all’impegno del Comitato “Salviamo l’Oreto” con il supporto della Delegazione FAI Palermo e del Gruppo FAI Giovani Palermo – si è arrivati a una svolta: la questione “Fiume Oreto” è tornata all’attenzione pubblica e alla fine del 2018 è stato avviato un tavolo di confronto territoriale, volto alla costituzione di un “Contratto di Fiume”, documento strategico che permette di pianificare azioni concrete e condivise dalla comunità di riferimento.

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