Il gip del Tribunale di Palermo Cristina Lo Bue ha revocato gli arresti domiciliari per Antonio Lo Mauro, il commercialista e amministratore giudiziario arrestato dalla Guardia di finanza con l’accusa di estorsione aggravata.
Difeso dagli avvocati Massimo Motisi e Cinzia Calafiore, durante l’interrogatorio aveva respinto le accuse. Il giudice ha sostituito gli arresti domiciliari con la misura interdittiva di sospensione dell’esercizio del pubblico ufficio di amministratore giudiziario, anche in qualità di coadiutore per il periodo di nove mesi.
“Il nostro assistito nel corso di un interrogatorio di tre ore ha spiegato quali fossero le reali ragioni sottese a quei pagamenti, escludendo assolutamente che si trattasse di pizzo o di richieste illecite ma spiegando che si trattava di compensi professionali – dicono gli avvocati di Lo Mauro – Abbiamo prodotto alcuni documenti e soprattutto alcune investigazioni difensive“.
Lo Mauro spontaneamente aveva mandato una raccomandata a tutte le amministrazioni spiegando che nonostante si senta assolutamente estraneo alle accuse, per un problema morale e per il rispetto delle istituzioni visto il suo ruolo preferiva in questo momento fare un passo indietro in attesa che venga fatta chiarezza. Nel corso dell’interrogatorio ha spiegato di essere amareggiato e deluso per le accuse nei suoi confronti da persona che riteneva sue amiche e a colleghi di lavoro. L’unica sua colpa, sostiene l’indagato, sarebbe quella di non aver emesso una fattura in relazione all’attività lavorativa svolta.