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Le reazioni

Approvato all’unanimità il ddl anti-crack all’Ars: la Sicilia tra le prime regioni ad approvare una legge per il contrasto alla diffusione delle tossicodipendenze

mercoledì 25 Settembre 2024
Assemblea regionale siciliana

L’Assemblea regionale siciliana ha approvato all’unanimità il ddl sul contrasto alla diffusione del crack e delle dipendenze. La Sicilia è la prima regione in Italia ad approvare una legge che punta in maniera specifica all’adozione di misure ed iniziative contro la tossicodipendenza ed in particolare contro la diffusione del crack, droga “a basso costo” sempre più diffusa tra i giovani specialmente nei quartieri popolari di diverse città siciliane.

Assemblea regionale siciliana

Nei mesi scorsi, visto il crescente consumo di crack sul territorio regionale, si erano mobilitate associazioni e volontari, ed anche l’arcivescovo di Palermo Corrado Lorefice aveva pubblicamente sostenuto la necessità di intervenire contro la diffusione del crack.

La legge regionale, che stanzia circa 11 milioni di euro l’anno, prevede diverse misure sia a livello informativo che socio-sanitario: attività educativa e di sensibilizzazione nei luoghi di aggregazione giovanile, attività sanitaria di primo intervento sul territorio anche tramite unità mobili, previsione di interventi sia sul piano medico che su quello psicologico, rafforzamento delle strutture di servizio con ambulatori con appositi sportelli, sostegno alle comunità terapeutiche, promozione di specifiche attività nelle scuole.

 

 

 

 

L’assessore all’Economia Dagnino: “Nel triennio stanziati 23 milioni per ddl anti-crack”

 

“Le risorse stanziate per la legge anti-crack nel triennio sono pari a 23 milioni di euro”. Lo dichiara l’assessore regionale all’Economia Alessandro Dagnino, smentendo le ricostruzioni di chi afferma che nel triennio, per l’attuazione della legge contro le dipendenze, sarebbero stati stanziati 11 milioni di euro.

Alessandro Dagnino

Già nel 2024, con un’applicazione immediata della norma, si prevede la spesa di 1,7 milioni per le attività di prevenzione nelle scuole. Si tratta di una spesa strutturale con risorse già stanziate in tutto il triennio, per un totale di 5,1 milioni di euro. Per il servizio di unità mobili per interventi di screening, sostegno e assistenza sul territorio, con particolare attenzione ai contesti abituali di consumo, sono stati stanziati 2 milioni nel 2025 e 2 milioni e mezzo nel 2026 e per tutti gli anni a seguire. Per la realizzazione dei centri di prima accoglienza nelle Asp sono stati stanziati 5,4 milioni di euro sia nel 2025 che nel 2026, per un totale di 10,8 milioni di euro. Infine, nel biennio 2025-2026 sono stati stanziati a valere sul Fondo sociale europeo 1,5 milioni di euro all’anno, per una somma complessiva di 3 milioni, per le attività di inclusione lavorativa dei soggetti interessati dalle attività.

“La forte sensibilità, condivisa con il presidente Schifani per questo temaafferma Dagninoha portato l’assessorato dell’Economia e la Ragioneria generale, con la collaborazione degli uffici degli assessorati della Salute e della Famiglia, a realizzare ogni sforzo per dotare il disegno di legge delle coperture necessarie per la sua completa ed efficace attuazione. È stato fatto in brevissimo tempo, colmando le criticità che avevano rallentato il percorso, anche grazie alla proficua collaborazione di tutte le forze politiche”.

 

Le reazioni

 

Grande soddisfazione è stata espressa all’Ars da maggioranza e opposizione per l’approvazione del ddl contro il crack, che ha ottenuto l’unanimità dell’Assemblea regionale siciliana.

 

Ismaele La Vardera

Soddisfazione è stata espressa anche da parte di Ismaele La Vardera (Sud chiama Nord) primo firmatario del ddl. “Finalmente il lavoro dell’Intergruppo, dell’Università e delle associazioni è diventato realtà – ha detto – sono stati mesi complessi, che hanno portato alla galla anche delle criticità all’interno del sistema regionale. Ma la cosa fondamentale oggi è quella che finalmente la politica, ha deciso di partire dal basso e combattere a testa bassa una piaga come quella del crack.

Oggi la politica – sottolinea La Vardera – ha messo a segno un colpo importantissimo anche contro la mafia, perché ricordiamoci che la droga è una delle principali fonti di reddito della criminalità organizzata”.

 

 

Stefano Pellegrino

“Con questa norma che nasce da una proposta di legge ed una forte iniziativa politica del presidente della Regioneprosegue Stefano Pellegrino di Forza Italia creiamo nuovi strumenti e stanziamo nuove risorse per combattere e prevenire l’uso del crack e di tutte le droghe, divenute sempre più un elemento di emergenza sociale ed umana”.

 

 

 

Riccardo Gennuso

“La diffusione del crack come di altre droghe ha assunto ormai in Sicilia, soprattutto fra i più giovani, una dimensione di vera e propria emergenza socialeaggiunge Riccardo Gennuso, deputato regionale di Forza Italiauna emergenza che la politica ha il dovere di affrontare dando risposte concrete e tangibili. Per questo ringrazio il presidente Schifani per la grande sensibilità dimostrata nel proporre col governo un disegno di legge con un congruo stanziamento finanziario, ben 11 milioni, che serviranno a dare servizi ed aiuto concreti alle famiglie vittime di questa piaga dolorosa”.

 

 

Salvatore Giuffrida

“Quella che viviamo è una vera e propria emergenza sociale che vede protagonisti i soggetti più deboli, ragazzi e ragazze adolescenti, sempre più giovani che hanno perso la vita a causa del ricorso al crack che viene prodotto direttamente nelle abitazioni delle principali aree di spaccio”, dichiara Salvatore Giuffrida, deputato DC all’Ars.

“L’idea di elaborare il disegno di legge, sostenuto dal voto favorevole della DC sia in Commissione che in Aula, ha preso vita dalla mobilitazione della società civile, anche attraverso realtà di quartiere, associazioni, scuole, università, Arcidiocesi di Palermo ed altre comunità religiose. Con il ddl viene colmata una lacuna presente nell’ordinamento regionale con riferimento ai servizi di prevenzione, cura e riduzione del danno provocato dalle dipendenze. Si tratta di un provvedimento legislativo di grande civiltà che dimostra come il parlamento siciliano sia molto sensibile ai fenomeni sociali oggi vere e proprie emergenze che attanagliano in modo drammatico la nostra società. Questo disegno di legge prevede uno stanziamento di 11 milioni di euro, ma si tratta solo di un primo passo perché saranno necessari altri cospicui finanziamenti che consentiranno la piena esecutività di quanto contenuto nel testo di legge”, conclude Giuffrida.

 

Michele Catanzaro

“Il gruppo parlamentare del Pd è stato il primo, con una mozione del 12 gennaio 2013 ed un disegno di legge presentato pochi giorni dopo, a richiedere un intervento specifico per il contrasto al crack ed alle dipendenze – afferma Michele Catanzaro capogruppo del Pd all’Ars – nel corso dell’esame nelle commissioni di merito abbiamo più volte chiesto di aumentare gli interventi e le somme a disposizione, riuscendo a passare dagli 800 mila euro inizialmente previsti dal governo ad 11 milioni di euro”.

Sappiamo bene che, purtroppo, non basta una legge ad estirpare un fenomeno grave e diffuso come quello del consumo crack – aggiunge Catanzaro – ma è importante avviare tutte le iniziative utili sul piano della prevenzione, della sensibilizzazione e del supporto socio-sanitario e psicologico“.

Insomma – conclude – con la legge sulla lotta alle dipendenze ed al crack, la politica ha dimostrato che quando vuole può davvero essere vicina alle famiglie ed ai nostri giovani“.

 

 

Mario Giambona

“Oggi è stato ottenuto un risultato importante per tutti i cittadini siciliani. Abbiamo lavorato molto per poter consegnare alla Sicilia uno strumento così prezioso. Personalmente, e come gruppo Pd, ho chiesto e ottenuto l’aumento delle risorse a 11,2 milioni di euro ed è un grande risultato. L’esigenza oggi è che lo Stato scenda in campo per contrastare quelle che sono le grandi piaghe della nostra società. C’è bisogno di programmare e progettare sul sociale e sulla sicurezza, che oggi purtroppo rappresentano un flagello per la nostra comunità: Comunque, è stato compiuto un passo importante, che spero possa essere solo il primo”. Lo ha detto il vice-presidente del gruppo parlamentare Pd, Mario Giambona.

 

 

Roberta Schillaci

La legge sul crack è “un aiuto importantissimo per le famiglie – sottolinea la vice capogruppo M5S all’Ars Roberta Schillaci – l’emergenza è grande, dobbiamo partire subito per dare loro un grande supporto. Con l’intergruppo di cui faccio parte e che continuerà ad esistere anche dopo l’approvazione della norma, presseremo per ottenere al più presto i decreti attuativi, perché le leggi non camminano senza questi importanti strumenti. E chiedo al presidente della Regione, che ha dimostrato grande sensibilità sul tema, che si spenda in questo senso”.

 

La Sicilia si schiera in prima linea contro il crack, una pericolosa droga a base di cocaina, sempre più diffusa tra i giovani, soprattutto nei quartieri popolari delle città siciliane. L’Assemblea Regionale Siciliana ha infatti approvato all’unanimità il disegno di legge volto a contrastare la diffusione del crack e delle dipendenze. Si tratta di una normativa innovativa, che pone la nostra regione tra le prime in Italia a focalizzarsi in maniera specifica su misure ed iniziative di prevenzione e recupero per contrastare la piaga delle tossicodipendenze“.

La diffusione del crack rappresenta una grave emergenza sociale, e l’approvazione di questa legge è una risposta importante e urgente da parte delle istituzioni“, ha dichiarato Calogero Leanza, vicepresidente della Commissione Sanità. “Con lo stanziamento di 11 milioni di euro, saremo in grado di avviare interventi mirati di prevenzione, assistenza e recupero, offrendo un sostegno concreto alle famiglie che vivono quotidianamente il dramma della dipendenza. È un segnale di speranza per i nostri giovani, che meritano un futuro libero dalle droghe“.

 

 

 

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