Tra poco avverrà l’insediamento dei 70 eletti all‘Assemblea regionale siciliana. Espletati tutti gli adempimenti, quali il giuramento, l’Ars procede, con votazione a scrutinio segreto, all’elezione del Presidente. In pole position, lo ricordiamo, c’è il catanese Gaetano Galvagno in quota Fratelli d’Italia, a meno che non ci siano colpi di scena. Filtrano colloqui tra le opposizioni e pezzi del centrodestra, scenario che farebbe presupporre a un blitz politico.
A presiedere la seduta sarà il deputato più anziano, ovvero Pippo Laccoto della Lega, il ruolo di segretario va ai più giovani: Calogero Leanza del Pd e Ismaele La Vardera “De Luca sindaco di Sicilia”. Vediamo i passaggi tecnici previsti dal regolamento interno del parlamento siciliano.
E’ eletto, a primo scrutinio, chi raggiunge la maggioranza dei due terzi dei componenti dell’Assemblea, che si traduce in 46 voti di preferenza, e il centrodestra ne conta 40. Qualora nessun deputato ottenga tale maggioranza si procede ad una seconda votazione nella quale è sufficiente per l’elezione la metà più uno dei voti dei componenti dell’aula: 36.
Se nessun deputato ottiene tale maggioranza, si procede nel giorno successivo a nuova votazione. Risulterà eletto il candidato che abbia ottenuto la maggioranza assoluta dei voti. Qualora nella terza votazione nessuno abbia riportato tale maggioranza, l’Assemblea procede nello stesso giorno al ballottaggio tra i due candidati che hanno ottenuto il maggior numero dei voti e viene proclamato eletto colui che abbia conseguito la maggioranza anche relativa.
Avvenuta la proclamazione, il Presidente si insedia immediatamente nella carica e l’assemblea procede, quindi nella seduta successiva, alla elezione di due Vicepresidenti, di tre Questori e di tre Segretari.
Intanto, stiamo a vedere.