L’Ars ha approvato, col parere favorevole del governo, la mozione, sottoscritta da tutti i gruppi, che impegna la Regione ad affrontare con lo Stato la crisi finanziaria in cui versano i Comuni in Sicilia. In Aula, l’Assessore regionale alle Autonomie locali e alla Funzione pubblica, Marco Zambuto.
Venti deputati, tra cui i capigruppo, avevano firmano una mozione per introdurre nuove norme in materia di accertamento e riscossione dei tributi locali oltre all’utilizzo dell’avanzo di amministrazione vincolato e sull’obbligo di accantonamento al fondo crediti di dubbia esigibilità.
A Sala D’Ercole, è il giorno dell’ultimatum al Governo nazionale. Da destra a sinistra, l’appello unanime a far funzionare lo Statuto impegnando il Governo regionale nella prossima Conferenza Stato-Regioni. Secondo i parlamentari siciliani, il 25% dei comuni dell’Isola, sarebbe a rischio. Due i problemi principali: la drastica riduzione dei trasferimenti nazionali e regionali agli enti locali e la mancata applicazione integrale della legge sul federalismo fiscale.
“Il governo condivide in pieno la mozione a sostegno dei Comuni”. Queste le parole dell’assessore regionale alle Autonomie locali, Marco Zambuto, intervenuto all’Ars dove nel pomeriggio. In questo modo, viene siglato l’impegno del Governo della Regione ad affrontare con lo Stato la grave situazione finanziaria degli enti locali siciliani.
In particolare, per i comuni, sarebbe diventato insostenibile continuare ad anticipare le somme dovute per pagare gli stipendi dei dipendenti. Tutte risorse che incidono pesantemente sui bilanci degli enti locali che, su queste somme, pagano anche i relativi interessi. Altra questione, le difficoltà di riscuotere alcuni tributi come la Tari. Una serie di mancate entrate che si traducono in una riduzione dei servizi, della loro qualità se non addirittura nella soppressione degli stessi.
Nel corso degli interventi in Aula, si sono susseguite diverse proposte. Da una cabina di regia più efficiente tra Stato, Regione ed Enti Locali (per condividere eventuali responsabilità qualora i Comuni non dovessero farcela). Un’altra soluzione, quella di consentire loro la riscossione unificata di tutti i tributi, attraverso un’unica bolletta.
Da Cefalù, il Presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè, è intervenuto a proposito dell’atteggiamento delle opposizioni che ieri a Sala d’Ercole hanno duramente contestato l’assenza del Presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci durante la discussione della mozione contro l’assessorato alla sanità per la gestione della pandemia. “Siamo sempre alle solite. Ieri c’era una mozione sull’assessorato alla sanità, è venuto l’assessore e ha risposto. Punto. Quando si inventano minchiate tanto per fare casino è una cosa che non ha grande senso. Musumeci, abbiamo scoperto, non ama molto l’Aula. Non l’ha frequentata moltissimo. Secondo me ha fatto male ma le regole sono state rispettate”.