Rifiuti, beni confiscati alla mafia e sviluppo montano sono tra le questioni calendarizzate da Sala D’Ercole, i cui relativi disegni di legge, al centro del dibattito parlamentare dello scorso 28 aprile, saranno discussi il prossimo 4 maggio.
La “Riforma degli ambiti territoriali ottimali e nuove disposizioni per la gestione integrata dei rifiuti” (nn. 290-49-76-179-267 bis/A) che hanno a che vedere con quel complesso delle attività volte ad ottimizzare lo smaltimento dei rifiuti, puntando sull’efficacia, in termini di riduzione dello spreco (in particolare di risorse naturali e di energia) e di limitazione dei pericoli per l’ambiente e la salute. Rappresenta il tema caldo di quest’ultimi giorni, in cui le opposizioni (PD, Cento Passi e M5S) non hanno risparmiato polemiche sulla governance riguardante il sistema di gestione dei rifiuti urbani in Sicilia, soprattutto rispetto alla dotazione impiantistica.
E sui beni confiscati alla mafia, il Partito Democratico siciliano ha depositato al Parlamento regionale un’apposita proposta di legge, redatta in 11 articoli, per disciplinare la materia degli immobili sequestrati alla criminalità organizzata, cercando di risolvere le criticità sotto il profilo dell’elaborazione di una normativa organica in materia, sempre nel rispetto del principio di competenza statale e regionale.
L’iniziativa legislativa propone la previsione, nell’ordinamento giuridico regionale, specifici istituti e misure di supporto attivo per le aziende e i soggetti che ottengono in assegnazione i beni, individuando i criteri di progettualità per promuovere e sostenere il riutilizzo sociale degli immobili interessati.
Se poi si guarda alla Rubrica Turismo, all’ordine del giorno dell’Assemblea regionale siciliana, della prossima seduta, vi è la discussione del disegno di legge “Norme in materia di aree sciabili e di sviluppo montano”, questione ampiamente trattata dai deputati di DiventeràBellisisma.
A livello statale è cambiata la normativa di riferimento, ma è subentrato un decreto più aggiornato, che è del Governo Draghi, per cui il parlamento siciliano ha già stilato degli emendamenti che recepiscono questa novella legislativa del Governo nazionale al fine di coordinare gli interventi legislativi dei livelli statale e regionale.
Del resto, la Regione Siciliana recepisce, finalmente, il dettato normativo emanato dal legislatore nazionale, per ciò che riguarda la sicurezza sugli sci, servendo anche a riorganizzare tutto un sistema con delle criticità che erano state segnalate su Piano Battaglia fermo da due anni a causa di carenti impianti di risalita, ricordandola come località di villeggiatura e di sport invernali per eccellenza, situata nelle Madonie, accompagnata da altra area particolarmente votata che è l’Etna.
Il ddl, prossimamente dibattuto in aula, guarda così al settore degli sport invernali in una forma innovativa di utilizzo e di valorizzazione delle aree montane dell’Isola, considerando che sviluppo montano e sport, insieme sono potenzialmente ottimo volano di turismo e, di riflesso, anche economico per le comunità interessate, soprattutto in tempi di pandemia da Coronavirus.