Il direttore generale dell’Asp di Messina Paolo La Paglia è stato sospeso dall’incarico ed oggi gli è stato notificato l’avvio del procedimento di decadenza firmato dal presidente della Regione Nello Musumeci.
L’assessorato regionale lo scorso dicembre aveva nominato una commissione d’inchiesta sulla gestione dell’emergenza epidemiologica da covid da parte dell’Asp messinese e dopo i risultati ha proposto l’avvio della decadenza. Il manager potrà esercitare il diritto di accesso agli atti e depositare controdeduzioni e osservazioni in 30 giorni. La Paglia è stato spesso duramente attaccato dal sindaco di Messina Cateno De Luca che ne ha chiesto la rimozione per “incapacità”. Attacchi erano arrivati anche dai sindacati.
“L’avvio dell’opportuno procedimento di decadenza del direttore generale dell’Asp di Messina dott. La Paglia rappresenta la logica ed inevitabile conclusione di una gestione della sanità messinese caratterizzata da una pesantissima inadeguatezza amministrativa” dicono Ivan Tripodi, segretario generale della Uil Messina, e Pippo Calapai, segretario generale della Uil Fpl.
“Una gestione – continuano – che ha prodotto gravi conseguenze ai cittadini-utenti ed a tutti gli operatori sanitari. Non ci interessano i riconoscimenti, ma per amore della verità storica di questa tristissima vicenda che ha generato lutti, sofferenze e malasanità, è opportuno ricordare che già nella primavera scorsa, dopo i tragici eventi occorsi nella Casa di riposo “Come D’incanto” che causarono la morte di 34 innocenti, chiedemmo al presidente Musumeci, per primi ed in assoluta solitudine, la rimozione del dott. La Paglia. Nulla di personale, ma l’intuizione relativa alla impellente necessità di consegnare il timone della sanità provinciale a mani esperte e adeguate”.
Il deputato regionale Giuseppe Laccoto dice: “Non c’è da essere soddisfatti nella vicenda che ha portato alla sospensione del direttore generale dell’Asp di Messina. C’è invece da lavorare molto per la sanità messinese. Il Commissario nominato dalla Regione dovrà essere una personalità di spessore, in grado di dare risposte importanti in termini di efficienza e qualità dei servizi resi all’utenza. Non parliamo solo dell’emergenza Covid che deve essere affrontata con tempestività e determinazione, ma i problemi riguardano più in generale la carenza di personale in tutti gli ospedali della provincia e poi problemi strutturali che incidono negativamente a più livelli, come è stato denunciato ripetutamente”.