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Il documento

Beni confiscati alla mafia, firmato il protocollo di intesa per rafforzare la rete dei Consorzi siciliani CLICCA PER IL VIDEO

mercoledì 12 Febbraio 2025

Valorizzare i beni confiscati alle mafia e promuovere e sensibilizzare la cultura della legalità. Sulla base di questi principi è stato sottoscritto il protocollo di intesa per creare una rete di collaborazione tra i Consorzi pubblici siciliani.  

Il documento è stato presentato questa mattina a Palazzo Reale, dopo la seduta della Commissione Antimafia all’Ars, presieduta dal presidente Antonello Cracolici, e alla presenza dei presidenti dei cinque enti: il Consorzio Madonita per la Legalità e lo Sviluppo (con sede a Polizzi Generosa), il Consorzio Etneo per la Legalità e lo Sviluppo (con sede a Catania), il Consorzio Sviluppo e Legalità (con sede a San Giuseppe Jato), il Consorzio Trapanese per la Legalità e lo Sviluppo (con sede a Castelvetrano) e il Consorzio tra Comuni Agrigentini per la Legalità e lo Sviluppo (con sede a Favara).

Il presidente Antonello Cracolici ha sottolineato i fini di questa iniziativa: “In prima battuta serve per favorire la sinergia tra i Consorzi esistenti, al fine di migliorare la propria azione amministrativa, superando una serie di difficoltà gestionali che spesso si manifestano nella quotidianità. Ma è anche l’occasione per rilanciare lo strumento dei Consorzi per favorire un uso consapevole di ciò che lo Stato oggi ha a disposizione, cioè i beni sottratti ai mafiosi“. La restituzione di quest’ultimi “deve costituire priorità assoluta non solo per favorire l’utilizzo dei beni confiscati ai territori, alle associazione e alle cooperative che in qualche modo possono gestirle, ma anche per un altro fine, cioè quello di dare lavoro. Grazie ai Consorzi sono state create cooperative e centinaia di posti di lavoro. Si può fare moto di più e – conclude Cracolici – lavoriamo perché questo strumento venga rafforzato, superando problemi burocratici-amministrativi, ma anche pigrizie che ci sono in giro. Spingiamo e sollecitiamo ad un uso coordinato della gestione dei beni confiscati“.

I Consorzi sono impegnati nella promozione e nell’organizzazione di iniziative, manifestazioni, percorsi, progetti, convegni sul tema della diffusione della cultura della legalità, della responsabilità sociale, della sostenibilità e difesa ambientale. Gli enti consortili sono baluardo nella promozione di percorsi di valorizzazione del riutilizzo sociale ed economico dei beni confiscati alle mafie, stimolando rapporti sinergici e di collaborazione con soggetti pubblici e privati, e si propongono di favorire percorsi di nascita e sviluppo imprenditoriale di cooperative sociali, agricole e ambientali.

Con il protocollo vogliamo mettere a conoscenza le buone pratiche che nel tempo la Sicilia ha saputo mettere in campo. I cinque Consorzi dell’Isola hanno circa 65 comunità al loro interno, ma purtroppo non riesce a permeare il territorio siciliano“. Ha commentato il presidente del Consorzio Madonita per la Legalità e lo Sviluppo Vincenzo Liarda che ha aggiunto: “Abbiamo messo a disposizione competenze e uno sviluppo sostenibile. Oggi sono beni di qualità dove si producono anche eccellenze. Faremo un tavolo tecnico con i cinque Consorzi e per assunzione di responsabilità abbiamo chiesto al presidente, a tutta la Commissione e a tutte le istituzione di provare a creare reti sinergiche per poter essere aderenti rispetto alle aspettative dei cittadini onesti in Sicilia, che sono la maggior parte dei siciliani“.

Il protocollo mira alla creazione di una collaborazione tra i Consorzi per la creazione e la programmazione di percorsi di valorizzazione e sviluppo nel riutilizzo sociale ed economico dei beni confiscati alla criminalità organizzata, per promuovere non sola la cultura della legalità, ma anche della responsabilità sociale e della sostenibilità ambientale. Le parti firmatarie si impegnano così a promuovere iniziative e azioni di sviluppo per “la gestione trasparente di beni e/o aziende confiscati volte a creare nuove opportunità di lavoro, soprattutto tra i giovani, anche in forma imprenditoriale e cooperativistica“.

Il documento riparte proprio dalle buone pratiche già messe in atto e ogni Consorzio metterà a disposizione e condividerà strumenti utili allo scopo. Inoltre, almeno due volte l’anno, è prevista l’istituzione di un tavolo tecnico, coordinato e convocato dal Consorzio Madonita per la Legalità e lo Sviluppo, con l’intento di promuovere incontri con gli enti pubblici e privati per “proporre e attivare sinergie e progettualità di rete, utile anche per poter concorrere a canali di specifici finanziamenti“. Al protocollo, infine, potranno aderire anche altri Consorzi che “si occupano della gestione e valorizzazione dei beni confiscati alla criminalità organizzata, ove ne facciano espressa richiesta in forma scritta da indirizzare al Consorzio che coordina li tavolo di lavoro“.

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