I lavoratori della Blutec e dell’indotto stanno manifestando davanti Palazzo d’Orleans, sede della presidenza della Regione Sicilia. In piazza ci sono circa 400 persone.
“Umiliati e derubati, Termini Imerese non deve morire. Politici siciliani aiutateci, ci sono 1000 famiglie disperate non abbandonateci”, è lo striscione piazzato davanti al portone di accesso presidiato dalle forze dell’ordine. Fim Fiom e Uilm hanno chiesto un incontro al governatore Nello Musumeci. I sindacati temono la bocciatura del piano dei commissari di Blutec da parte del Mise e il conseguente licenziamento collettivo dei lavoratori, che hanno la cassa integrazione in scadenza.
Al presidio ci sono anche alcuni sindaci e amministratori dei comuni riuniti nel Comitato che lotta a fianco dei lavoratori. I manifestanti stanno bloccando la circolazione.
IL GOVERNATORE
“Per il mio governo più che salvare il posto di lavoro bisogna salvare il lavoratore: se una azienda non sta più sul mercato si recuperi la risorsa umana, la si riqualifichi e la si ricollochi. Questo deve fare un governo serio e questa competenza è del governo nazionale, perché solo Roma ha i contatti con i circuiti internazionali, col capitale che vuole investire. I lavoratori non vogliono stare più in cassa integrazione, vogliono lavorare: abbiamo atteso troppi anni che nel settore automotive emergessero delle novità, ma non è emerso nulla”. Così il governatore della Sicilia, Nello Musumeci, rispondendo ai cronisti mentre fuori dal Palazzo è in corso la protesta dei lavoratori di Blutec e dell’indotto.
“Perché si continua a far finta di niente? Cosa si vuol fare? – ha aggiunto – Noi abbiamo messo a disposizione alcuni milioni di euro per intervenire nelle infrastrutture, abbiamo chiesto progetti sui quali investire”. Sarà l’assessore alle Attività produttive, Mimmo Turano, a incontrare a breve una delegazione sindacale.