Su delega della Procura della Repubblica etnea, i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Catania Fontanarossa hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di tre uomini – un ventiquattrenne, un trentacinquenne e un ventunenne – indagati per il reato di tortura in concorso, ai sensi dell’art. 613 bis del codice penale.
Le indagini, condotte nel giugno 2025 e ancora in fase iniziale, si sono sviluppate a partire da informazioni riservate ritenute attendibili e immediatamente riscontrate con attività investigative mirate nel quartiere Villaggio Sant’Agata, zona nota da tempo per episodi di spaccio di sostanze stupefacenti.
Secondo quanto ricostruito dai militari dell’Arma, uno dei tre indagati – già sottoposto ai domiciliari per altra causa – avrebbe custodito nel proprio smartphone prove determinanti. L’analisi forense completa del dispositivo ha permesso di estrapolare filmati risalenti al 29 maggio 2025, nei quali sono documentati atti di estrema violenza compiuti all’interno di una stalla abusiva. Ulteriori fotogrammi hanno contribuito a delineare il contesto in cui si sarebbe consumata la condotta delittuosa.
Dalle risultanze investigative emerge che la vittima – anch’essa coinvolta nel traffico di droga – sarebbe stata legata a una sedia, percossa con un frustino e a mani nude, e costretta a subire la rasatura di capelli e sopracciglia. Un’aggressione brutale, finalizzata a punire un presunto ammanco di denaro legato ad attività di spaccio.
Sulla base dei gravi indizi raccolti e della personalità dei soggetti coinvolti, la Procura ha richiesto e ottenuto dal Gip del Tribunale di Catania l’emissione della misura cautelare in carcere, ritenendo concreto il rischio di reiterazione di reati della stessa specie.
I tre uomini, una volta completate le procedure di rito, sono stati tradotti presso la Casa Circondariale di Catania piazza Lanza.
L’indagine prosegue nel rispetto del principio di presunzione di innocenza fino a eventuale sentenza definitiva.