“Perché le primarie fanno così paura? perché alcuni importanti esponenti del partito, anche sostenitori della Segretaria nazionale che, ricordo, ha vinto proprio grazie al voto delle primarie, qui in Sicilia hanno così paura di questo strumento democratico? Perché preferiscono il “tesseramento” che certo non è affatto immune dai rischi di alterazione come la storia ben dimostra. Soprattutto perché vogliono toglierle dallo statuto che già le prevede? Perchè in altre regioni ( Lazio , Marche)è possibile farle e solo da noi diventano fonte di preoccupazione finendo per alimentare il solito pregiudizio sulla nostra terra? Sono tutte domande a cui ancora nessuno risponde”, così dichiara il deputato regionale all’Ars del Pd, Giovanni Burtone, nel suo profilo Facebook.
E continuando: “Perché non vogliono che si avvicinino energie nuove che magari entrerebbero se il nostro partito non si manifestasse chiuso a riccio per difendere equilibri locali che si basano su un patto di sindacato che riguarda solo postazioni apicali. Il PD è altro. E lo dico da fondatore che nel PD ‘è stato quasi sempre in minoranza. Di fronte ad una destra che sta fallendo su tutti i fronti, che si sta consumando nell’esercizio del potere, il nostro partito ha il dovere di costruire una alternativa credibile sui temi che la gente sente davvero sulla sua pelle, dalla sanità al lavoro, dai trasporti all’istruzione, dalla presa in carico sei problemi di giovani e anziani”.
“Per farlo e per essere credibile, però, deve dimostrare di essere in grado di praticare la democrazia partecipata. Quale occasione migliore per un congresso aperto che parli ai siciliani e che li coinvolga su temi e Scelta, si scelta, della classe dirigente. Ecco l’unica vera ragione della mia richiesta di primarie aperte. Mi auguro che su questo si possa trovare una ampia convergenza”, conclude Burtone.