Si chiudono le porte di Palazzo dei Normanni. Termina così l’intensa settimana che ha visto entrare nel vivo i lavori in II Commissione Bilancio, presieduta da Dario Daidone. L’articolato della Finanziaria può dirsi praticamente completato, ma il grosso del lavoro, in realtà deve ancora arrivare. Restano tre i punti ancora da esaminare: le modifiche e l’abrogazione di norme, le tabelle e (soprattutto) gli emendamenti aggiuntivi.
Un solo round in giornata. La Commissione si è riunita intorno alle ore 12:00. Attenzione dunque sull’articolo 11, interventi a favore degli Enti locali, approvando le riserve, e il via libera all’emendamento governativo che pone l’accento sul contratto dei regionali.
I lavori proseguiranno martedì 2 dicembre. Anche in quell’occasione la seduta si svolgerà solo di mattina. Nel pomeriggio è infatti prevista per le ore 14:00 la convocazione di Sala d’Ercole che dovrà esprimersi sulla mozione di sfiducia al presidente della Regione Renato Schifani, portata avanti dai 23 deputati di Partito Democratico, Movimento 5 Stelle e Controcorrente). Argomento che occuperà l’aula per 5 ore, 3 dedicate agli interventi delle opposizioni, mentre 2 saranno quelle riservate alla maggioranza, al presidente e alla votazione.
Il testo della Finanziaria dovrebbe così chiudere il proprio percorso in Commissione Bilancio tra mercoledì 3 e giovedì 4 dicembre, rispettando il cronoprogramma concordato nel corso della conferenza dei capigruppo, che prevede l’avvio della discussione generale martedì 9 dicembre, data entro la quale il testo dovrà essere incardinato in aula.
Disco verde alle riserve: 55,7 milioni agli Enti locali
La seduta di oggi è stata principalmente dedicata all’articolo 11 della Manovra, gli interventi a favore degli Enti locali, e in particolar modo alle riserve. Un bacino da 55,7 milioni di euro da destinare agli Enti locali. Le riserve, previste ogni anno all’interno della legge di Stabilità, prevedono anche alcune misure nuove per i Comuni, come per quanto riguarda le attività di pianificazione di Protezione civile o l’acquisto di mezzi e attrezzature per le emergenze da eventi calamitosi (CLICCA QUI).
Via libera anche all’adeguamento dei contratti dei regionali
In mattinata spazio anche ai contratti dei regionali. E’ stato infatti votato un emendamento del governo al Bilancio, già votato la scorsa settimana, giovedì 20 novembre, che prevede l’adeguamento dei contratti.
Un intervento annunciato in queste ore anche dal presidente della Regione Renato Schifani, che ha incontrato a Palazzo d’Orléans i rappresentanti delle organizzazioni sindacali della Funzione pubblica. Presenti anche il capo di gabinetto del presidente Salvatore Sammartano, il capo di gabinetto dell’assessorato della Funzione pubblica Carmen Madonia e la dirigente generale del dipartimento Salvatrice Rizzo.
“La Sicilia – ha dichiarato il governatore – sta vivendo un momento positivo: il bilancio è in attivo, le entrate aumentano e abbiamo bisogno dell’impegno di tutti per trasformare queste risorse in crescita e sviluppo. La Regione si fonda sui suoi dipendenti, il loro lavoro è fondamentale per essere pronti ed efficienti di fronte alle sfide che ci attendono nel prossimo futuro. Ed è per questo che, dopo due rinnovi del contratto collettivo di lavoro del comparto in poco più di un anno, nel Bilancio 2026-2028 stiamo stanziando fondi per 35 milioni di euro per il prossimo Ccrl 2025-2027. Un obiettivo che porterà i nostri dipendenti allo stesso livello dello Stato, colmando i ritardi accumulati e riconoscendo il ruolo strategico della nostra pubblica amministrazione. Sarà la prima volta, dopo decenni di blocco, che la Regione avrà un contratto rinnovato nei tempi di vigenza. Sul tema, il nostro impegno è massimo. Il lavoro in Regione deve tornare a essere attrattivo. Vogliamo che i giovani desiderino lavorare qui. Mi auguro che questi segnali di attenzione da parte del mio governo portino nei nostri dipendenti un nuovo senso di appartenenza e di orgoglio per il ruolo che svolgono, fondamentale per i cittadini e per le imprese della nostra Isola“.
Proposta che nasce da un ricalcolo delle risorse assunzioni per gli anni 2026, 2027 e 2028 del Dipartimento della Funzione pubblica e del personale, che ha rielaborato un nuovo prospetto di stima del fabbisogno dei capitoli del trattamento fondamentale e di conseguenza anche degli oneri riflessi, quantificando il fabbisogno dei capitoli del triennio 2025-2027, utilizzando gli indici indicati sul Ccnl del personale della PA, prevedendo a carico del proprio bilancio gli incrementi a decorrere dal 2025.




