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Calcio, Palermo: piovono critiche e mancano certezze, società sotto esame

lunedì 13 Gennaio 2020
Dario Mirri
Dario Mirri

Il Palermo calcio targato Mirri-Di Piazza vive la sua prima vera crisi di risultati.

Rosario Pergolizzi, decisione presa nella giornata di domenica, ha lasciato l’amaro in bocca ai tifosi rosanero, che avrebbero voluto ben altro epilogo. Il pareggio del Savoia in casa del Castrovillari compensa in parte il risultato ottenuto contro il San Tommaso, anche se i dubbi iniziano a diventare parecchi.

A NOVEMBRE QUALCOSA SI E’ ROTTO

In primo luogo, il piatto dei risultati piange già da un paio di mesi. Dalla sconfitta casalinga rimediata contro il Savoia, il giocattolo del tecnico ex primavera sembra essersi rotto. In quel contesto si parlava di impresa campana, oggi sarebbe meglio riferirsi alla normalità palermitana.

Rosario Pergolizzi, foto di Salvo Rosanero
Rosario Pergolizzi, foto di Salvo Rosanero

Ed è proprio a metà novembre che naufragava il progetto dell’azionariato diffuso, caposaldo del bando emesso dal sindaco Orlando quest’estate.

La società di viale del Fante aveva quantificato in circa 1,5 milioni di euro il valore del 10% delle quote societarie destinate al progetto. L’obiettivo era di ricavare una cifra più o meno simile, da destinare a progetti societari, come ad esempio quello del centro sportivo.

Ma nelle casse della società sono entrati soltanto 63.000 euro, una cifra irrisoria rispetto a quanto preventivato. Un brutto colpo per le certezze di Dario Mirri, che nel progetto credeva molto.

UNA SERIE DI SCELTE NON PROPRIO FELICI

Nel frattempo, il ricorso alle sponsorizzazioni si è fatto più evidente, cosa peraltro vituperata dai supporter palermitani, che si sono lamentati a più riprese di una maglia fin troppo piena di scritte, quasi quanto i cartelloni pubblicitari della Damir.

Inoltre, dal mercato dilettantistico non è arrivato nessun rinforzo, soprattutto sul fronte più richiesto, ovvero quello degli under.

Dal calciomercato professionistico sono giunti due acquisti a parametro zero: Floriano ha infatti risolto il suo contratto consensualmente con il Bari prima di passare in rosanero, mentre Silipo si è trasferito nel capoluogo siciliano in prestito secco.

Un mercato oculato ed improntato ad ottenere il massimo risultato con il minimo dispendio economico-finanziario, ma che risulta ancora incompleto vista la necessità di almeno tre elementi per completare la rosa (un terzino, un centrocampista e una punta che faccia gol).

Dubbi dal punto di vista tecnico che vanno sommati alle “piccole” polemiche delle ultime settimane. I viaggi in pullman, la questione Boccadifalco e la querelle scatenata con la dirigenza del Savoia, non sono stati certamente elementi utili a mantenere calmo l’ambiente.

All’interno della tifoseria inizia a serpeggiare l’inquietudine. La paura è che quello che è stato fatto dalla società fino ad adesso possa non bastare per raggiungere l’obiettivo minimo stagionale, ovvero la promozione in Serie C. Al management rosanero l’arduo compito di riportare serenità fra gli spalti del Renzo Barbera.

PERGOLIZZI SOTTO ESAME

La sensazione, comunque, è che Pergolizzi rimanga in sella più per mancanza di reali alternative che per risultati, basta guardare al suo curriculum.

Ma in quali condizioni si ritroverà ad operare il tecnico rosanero? Profondamente delegittimato dalla tifoseria, l’allenatore dovrà gestire soltanto tre punti di vantaggio sul Savoia secondo.

Al di là degli uomini che verranno schierati, il problema principale rimane quello dell’assenza di un sistema di gioco. Il “gollettino” a cui lo stesso tecnico ha fatto riferimento in conferenza stampa, da oggi in poi di certo non basterà più. Non serve soltanto la giocata del singolo o l’episodio per portare a casa le partite, ma il Palermo necessita soprattutto di una manovra organica, basata su schemi e su movimenti collaudati.

La sensazione, mostrata soprattutto in trasferta quando la formazione siciliana si trova contro difese schierate con tutti gli effettivi dietro la linea della palla, è che tutto questo non ci sia. Ci si affida soprattutto al lavoro dei terzini e alle giocate dei nostri fantasisti. A tutto questo si aggiunge l’abulicità offensiva di Giovanni Ricciardo, che non segna su azione dalla sfida casalinga contro il Corigliano.

Gli infortuni di Santana e Sforzini hanno poi fatto il resto. Mentre il primo rimarrà fuori praticamente fino a fine campionato, il secondo è ancora convalescente e avrà bisogno di tempo per tornare al top della forma. Tempo che il Palermo non ha, visto che i gol servono come l’acqua nel deserto ora come ora.

Tralasciando la situazione dell’attuale rosa, il ricorso al mercato diventa fondamentale e di certo non basteranno gli arrivi a costo zero.

VERSO IL ROCCELLA

Adesso il Palermo è atteso dalla sfida contro il Roccella, nella quale non avrà a disposizione Doda (trauma distorsivo al ginocchio per lui)  e Vaccaro (squalificato e che rischia tre giornate). Accardi, non convocato nella sfida del Modestino, è in dubbio per domenica.

In caso di forfait, spazio ad uno fra Bechini e Marong, anche se entrambi non hanno totalizzato nemmeno un minuto di presenza in campionato. Probabile adattamento di Crivello a terzino, con Peretti schierato centrale o, alternativamente, passaggio alla difesa a tre, cosa abbastanza complessa secondo i canoni di Pergolizzi.

Sarà una partita difficile contro i calabresi, usciti vincitori dalla sfida contro il Biancavilla. Staremo a vedere se la scelta di riconfermare l’attuale tecnico rosanero si rivelerà corretta da parte della società.

Il tempo e il campo saranno equi giudici.

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